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Volontariato in stazione: al via il progetto sulle stazioni impresenziate

Giovedì 1 gennaio 2015

Avvisiamo le associazioni che lo scorso 24 settembre è stata trasmessa la procedura di attuazione del protocollo d'intesa tra Ferrovie dello Stato Italiane (FS), Rete Ferroviaria Italiana (RFI) e Csvnet (Coordinamento nazionale dei Centri di Servizio per il volontariato) volto all'utilizzo, da parte delle associazioni di volontariato, delle stazioni cosiddette “impresenziate” messe a disposizione da RFI e FS. Per stazioni 'impresenziate' (attualmente 1700 in tutta Italia) si intendono quelle stazioni dove non è più necessaria la presenza fisica di personale ferroviario in quanto gestite a distanza da sistemi tecnologici.

Il protocollo è finalizzato a sviluppare azioni innovative e di sostegno sociale su tutto il territorio nazionale, e attraverso il progetto "Volontariato in stazione" offre alle associazioni di volontariato l'opportunità di usufruire di questi spazi, che potranno diventare, in base all'accordo, spazi fruibili d'incontro e promozione del volontariato.

Se interessati è necessario innanzitutto verificare se nell'elenco delle stazioni impresenziate ci siano strutture di vostro eventuale interesse. Sul sito di Rfi è possibile consultare l'elenco stazioni, regione per regione. Quelle che Rfi può cedere in comodato rientrano nella categoria "stazioni bronze".

Dopo aver individuato la stazione impresenziata ed elaborato una prima idea progettuale, le associazioni di volontariato della Toscana possono inviare a Cesvot una richiesta su carta intestata dell’associazione e a firma del suo legale rappresentante (o delegato) dove sia indicato il nome della stazione impresenziata individuata e una breve descrizione dell’attività che l’associazione vorrebbe realizzare all’interno della struttura. Le associazioni di altre regioni possono contattare i Centri di Servizio per il Volontariato del territorio in cui operano (elenco).

Il Cesvot provvederà a trasmettere la richiesta dell’associazione a Rfi che verificherà la disponibilità della stazione. Rfi comunicherà per scritto al Cesvot l’esito di questa verifica e il Cesvot avvertirà subito l’associazione – sempre per scritto – della risposta di Rfi.

Solo dopo aver accertato la disponibilità della stazione, l'associazione può presentare un progetto di utilizzo della stessa stazione compilando l'apposita modulistica che il Cesvot metterà a disposizione.
Il progetto deve essere inviato al Cesvot (via Ricasoli 9 - 50122 Firenze; info@cesvot.it; fax 055.214720) che provvederà ad esaminarlo e validarlo per poi trasmetterlo a Csvnet.

Una volta giunto a Csvnet, dopo una prima verifica di ammissibilità, il progetto verrà sottoposto al vaglio del Comitato di valutazione (Cdv) per la definitiva approvazione. I referenti del Cdv esaminano la domanda verificandone la compatibilità con gli obiettivi del Gruppo Fs e con i contenuti del protocollo d'intesa. Contestualmente viene avviato l'iter per la verifica – entro 15 giorni – della effettiva disponibilità dei locali della stazione impresenziata individuata. Il Cdv può chiedere un approfondimento o un'integrazione del progetto presentato in qualsiasi delle sue componenti. Il Cdv ha infine 30 giorni di tempo per approvare o respingere i progetti presentati. Per ogni progetto approvato o respinto viene redatto un apposito verbale.

In caso di approvazione del progetto, Csvnet ne dà comunicazione all'associazione e al Cesvot; Rfi ne fornisce notizia ai suoi dirigenti territoriali. L'approvazione del progetto è il presupposto per la formalizzazione della messa in disponibilità dei locali nella forma di comodato d'uso gratuito o altra forma giuridica concordata tra le parti (art. 2 del protocollo d'intesa).

Per ulteriori informazioni e aggiornamenti è possibile consultare la pagina dedicata sul sito di Rfi.

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