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Volontariato, drastica riduzione dei fondi. Le associazioni senesi scelgono l’autofinanziamento

Venerdì 18 marzo 2016

Siena, la crisi del volontariato va di pari passo con la crisi economica. A far soffrire l’associazionismo della provincia c’è l’azzeramento dei contributi stanziati negli anni passati dalla Fondazione Monte dei Paschi. Le associazioni di volontariato incontrano sempre più maggiori difficoltà nel carcere di garantire un livello adeguato di servizi sociali e solidali per far fronte alle richieste del territorio. E’ questa una delle principali considerazioni emerse durante la presentazione della ricerca Cesvot dal titolo ‘Oltre la crisi. Identità e bisogni del volontariato in Toscana’ alla presenza del sociologo Andrea Salvini.
 
Complessivamente, sono 352 le associazioni della provincia di Siena. La quasi totalità delle associazioni (95,9%) svolge attività rivolte alla popolazione; circa la metà delle associazioni si è costituita prima del 1994, quest’ultimo segno evidente della crisi, che rende più difficile impegnarsi nelle spese per fondare e gestire una nuova organizzazione di volontariato. I settori prevalenti sono il sanitario (delle più anziane, il 51,7%) e il sociale (in crescita dal 2005), con ampio margine sulle altre aree di intervento. Si registra un numero maggiore di associazioni di media dimensione; nel dettaglio, il sanitario è formato da associazioni con un numero consistente d’iscritti, mentre le più piccole sono impegnate nel culturale.  

L’autofinanziamento è la modalità più rilevante (57,2% di tutte le associazioni). Il 43,4% delle associazioni ha convenzioni con enti pubblici: in particolar modo le grandi, e tra le associazioni sanitarie e ambientali. Delle nate prima del 1994 ha convenzioni attive il 52,6%, al contrario delle nate dal 2005 in poi, che ne sono prive con percentuali che superano il 73%. Il 63,5% delle associazioni usufruisce di una sede in comodato d’uso. Con la crisi muta e si accresce l’area dei bisogni. Per migliorare la vita associativa, si chiede di favorire l’accoglienza e il tutoraggio verso i nuovi volontari (24,2%; il 31,1% delle associazioni sociali), da accompagnare a momenti di incontro/confronto con i volontari (21,7%; soprattutto nel socio-sanitario, e si sottolinea inoltre il bisogno di offrire loro riconoscimenti concreti (17,1%).

Per accrescere l’incidenza del ruolo dell’associazioni, si percepisce l’esigenza di migliorare la propria capacità comunicativa (per mettere in contatto il mondo del volontariato con gli enti e la comunità). In genere, si nota una scarsa attenzione al networking. C’è dunque un’esigenza di formazione nell’uso dei social media/volontariato 2.0 (sia per promuovere le attività ed ottenere visibilità, che per rendere più efficiente la gestione amministrativa semplificando lo svolgimento delle pratiche quotidiane).

Dato preoccupante da non sottovalutare, le associazioni senesi, rispetto al futuro, percepiscono ampiamente il declino dei requisiti di gratuità e spontaneità (39,2%), ipotizzando una maggiore dipendenza dalle istituzioni pubbliche (17,6%), ed una crescente aziendalizzazione del settore (14,5%), che si accompagnano ad un passaggio a forme organizzative tipiche dell’economica sociale (11%).

“Questa ricerca ha offerto importanti spunti di riflessione per permettere a Cesvot di programmare nuove azioni in grado di soddisfare in maniera più efficace i bisogni delle associazioni di volontariato della nostra Regione - ha dichiarato Viro Pacconi, presidente delegazione Cesvot Siena. “Inoltre, in seguito alla realizzazione della ricerca abbiamo costituito all'interno della nostra delegazione un gruppo di lavoro per approfondire alcuni aspetti emersi nello studio e legati al territorio della Provincia di Siena. In particolare, cercheremo di rispondere ad una delle esigenze maggiormente riscontrate e cioè quella di provare a creare delle reti fra le associazioni che operano nello stesso settore”.

“Vogliamo insistere sul fatto che il Terzo settore rappresenta un elemento fondamentale per portare avanti le politiche del welfare e della sanità nel nostro territorio – ha spiegato Anna Ferretti, assessore al welfare del Comune di Siena. “Non credo che il problema della mancanza dei fondi possa mettere a rischio il mondo dell’associazionismo che si basa sulla cultura della partecipazione e dell’inclusione, elementi imprescindibili che non vengono meno nonostante la fase di crisi”

La delegazione Cesvot di Siena nei prossimi mesi ha organizzato alcuni incontri con le associazioni del territorio della provincia all'interno dell'iniziativa"Cesvot vicino a te" per comprendere le necessità e i bisogni delle associazioni e mettere a disposizione i propri servizi.

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