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Orestea Africana, un'esperienza di teatro con i richiedenti asilo

Lunedì 11 novembre 2019

Un’esperienza di volontariato e teatro sociale realizzata con i richiedenti asilo del Cas - Centro Accoglienza Straordinaria di Collegalli (Firenze). Questo il tema al centro del nuovo volume pubblicato da Cesvot nella collana "Briciole" e realizzato dal Movimento Shalom di San Miniato (Pisa).

A raccontare questa straordinaria esperienza umana e artistica Andrea Mancini, grande esperto di teatro sociale e di comunità, che nel giugno 2017 ha attivato un percorso di improvvisazione teatrale proprio con una decina di ospiti del Cas di Collegalli che dal 2015 è gestito dal Movimento Shalom.

Da quel percorso è nato lo spettacolo "Orestea Africana. Deg nga Wolof" che, ispirandosi a varie letture dell'Orestea di Eschilo tra cui "Appunti per un'Orestiade africana" di Pier Paolo Pasolini, rivisita il mito di Oreste calandolo nei vissuti e nelle culture dei richiedenti asilo, in gran parte provenienti dall'Africa. Oltre che con il testo, messo appunto da Andrea Mancini sulla base del lavoro laboratoriale, i migranti-attori si sono misurati con un interessante repertorio di musiche e danze africane portando in scena canti e strumenti dei loro Paesi di origine.

Lo spettacolo, che ha visto la partecipazione di 10 richiedenti asilo provenienti da Senegal, Mali, Nigeria, Costa d’Avorio, Camerun, Gambia, Burkina Faso, ha ricevuto nel tempo un grande successo di critica e di pubblico. Da qui l’idea di raccontare l’intero percorso in un volume che, per i contenuti e il tono appassionato e coinvolgente, si rivolge ad un’ampia platea di lettori: volontari e operatori sociali, ma anche operatori culturali e mediatori, educatori e amminsitratori locali e naturalmente cittadini.

“Il libro Orestea Africana rappresenta un prezioso strumento di lavoro - dichiara Vieri Martini, presidente di Movimento Shalom - che restituisce quello che è stato un percorso ricco di grandi soddisfazioni e risultati, sebbene le difficoltà non siano mancate. Oltre che un’importante esperienza di teatro sociale, tra le pagine del libro emerge un eccezionale rapporto umano che si è stabilito tra i richiedenti asilo ospiti del Cas di Collegali, gli operatori e i volontari della nostra associazione che quotidianamente lavorano con loro”.

A corredo del volume i testi originali dello spettacolo e un'ampia appendice dedicata al teatro sociale in tutte le sue declinazioni.

A questo link il testo del volume scaricabile gratuitamente in formato pdf, previa registrazione all'area riservata MyCesvot.

(Nella foto di Antonio Fernandez uno dei migranti che hanno preso parte allo spettacolo, Benjamin Campaore).

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