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Empoli: “Crescono i volontari, diminuiscono fondi e associazioni”

Sabato 6 febbraio 2016

Crescono i volontari, diminuiscono fondi e associazioni. Presentata l’indagine “Oltre la Crisi” con focus sul volontariato empolese. A Empoli ci sono 148 associazioni, la maggior parte in ambito sanitario e sociale. La crisi morde e anche il volontariato empolese ne risente gli effetti. Non a caso, la maggioranza delle associazioni di volontariato all’interno del Comune è stata fondata prima del 1994 e negli anni successivi si è assistito a un drastico calo di registrazioni delle onlus, soprattutto di quelle che operano in ambito sanitario. 

Sempre più difficile per le persone farsi carico degli oneri economici per fronteggiare l’apertura di un’associazione. Quasi un’associazione su due, denuncia che, con la crisi economica, si sono drasticamente ridotti i fondi. Questo però, non coincide con il calo di adesioni e volontari: soltanto il 2% delle associazioni, infatti, dice che, a fronte della crisi, sono diminuiti i soci o i volontari. Anzi, in alcuni casi si è addirittura assistito ad un aumento dei volontari stessi. Segno che il volontariato avrebbe le forze, le braccia e le gambe per esistere e dare un grande apporto alla società, mancano però le risorse economiche.

Nonostante la crisi, ci sono segnali di ripresa e, a partire dagli ultimi cinque anni, si è assistito a un nuovo trend positivo, seppur leggero, della nascita di nuove onlus. Complessivamente, le associazioni sul territorio empolese sono 148, la maggior parte delle quali (37%) opera in ambito sociale, seguite da quelle che operano in ambito sanitario (34%), ambientale (8%). La maggioranza delle onlus empolesi sono di grandi dimensioni (43%), mentre il 53% ha la sede in comodato d’uso gratuito.

Abbastanza consistente anche la fetta di associazioni che operano in una sede di loro proprietà (30%), mentre la restante parte è in affitto. La maggior parte gode di finanziamento pubblico (33%), seguite da quelle che usufruiscono finanziamenti privati (23%), e da quelle che si autofinanziano, principalmente attraverso raccolte fondi e crowdfunding (17%). Tra i maggiori bisogni espressi dalle associazioni, aldilà dell’aspetto economico, ci sono i seguenti: maggiore visibilità comunicativa (24%), più risorse umane (22%), risorse logistiche (19%).

“Dalla ricerca emergono chiaramente gli sforzi che le associazioni di volontariato stanno facendo per mantenere i servizi offerti sempre ad un buon livello qualitativo, nonostante le difficoltà associative, burocratiche e soprattutto economiche. Come Cesvot cerchiamo di promuovere il volontariato in tutte le forme possibili – ha spiegato il presidente della Delegazione Cesvot di Empoli Andrea Panelli- partecipando ad eventi in collaborazione con le Amministrazioni e con altre forma di associazionismo. Per questo il programma per l’anno in corso vedrà la nostra delegazione impegnata nella promozione di manifestazioni non solo circoscritte al volontariato ma aperte alla società civile , proprio per intercettare possibili volontari e possibili forme associative che stanno nascendo in modo spontaneo e che il Cesvot, con le proprie competenze può aiutare nella crescita. L’impegno - ha concluso Panelli - è quello di ridare alle associazioni un rapporto sinergico con il territorio e con i propri interlocutori diretti che sono i cittadini.”

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