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Storie

Un'altra idea di geologia

Intervista a Marco Caciagli, referente toscano di Geologia senza frontiere

Molti conoscono l'attività di Medici senza frontiere ma pochi sanno che esistono anche i Geologi senza frontiere. Perché ‘senza frontiere'?
Ci tengo a sottolineare che la nostra associazione si chiama Geologia Senza Frontiere (Gsf). Non è una sfumatura da poco perché vogliamo sottolineare che più che il ‘professionista' ci interessa mettere a disposizione della collettività un'idea diversa di geologia, una geologia che promuove la ricerca di equilibrio con l'ambiente e di equità tra i popoli. L'associazione è stata fondata nell'ottobre 2003 da un gruppo di geologi, naturalisti e ambientalisti e il nostro approccio metodologico è fondato su principi etici piuttosto che su strategie di profitto. Ci definiamo “senza frontiere” perché offriamo il nostro apporto in particolar modo laddove le possibilità di uno sviluppo armonizzato con il Pianeta Terra sono sistematicamente 'dimenticate' e questo accade tanto in Italia quanto all'estero.

In che modo e a quale scopo mettete a disposizione degli altri le vostre professionalità?
Nessuno percepisce a per l'attività svolta nell'associazione ma a chi lavora sul campo, mettendo a disposizione la propria esperienza e professionalità, pensiamo vada garantita la sostenibilità economica. Questo per evitare di portare avanti un concetto di volontariato 'caritatevole': ogni progetto deve prevedere l'auto-sostenibilità, da parte delle realtà locali, una volta terminato. Gsf lavora secondo principi di sostenibilità ambientale dei progetti, compartecipazione delle realtà locali, trasparenza su tempi e costi di realizzazione. Sviluppiamo solo collaborazioni basate sulla condivisione di questi principi perché sono la condizione necessaria affinché possano convivere professionalità, sostenibilità ambientale e rispetto della collettività. Il nostro obiettivo è conciliare il razionale uso delle risorse naturali, la loro conservazione e il rispetto delle diverse culture del mondo.

Quali iniziative e collaborazioni avete in corso?
I nostri progetti nascono per rispondere alle diverse esigenze manifestate dalle realtà locali. I partner sono spesso altre associazioni ma anche istituti di ricerca ed università italiane e estere. Fino ad ora abbiamo portato a termine un progetto per l'approvvigionamento idrico di una scuola in Tanzania ed un altro per la riduzione del rischio da frana in Perù. Abbiamo in corso un altro progetto di approvvigionamento idrico a Cuba ed uno sulla biodiversità e sull'idrologia correlato al rischio indotto da attività minerarie in El Salvador. Per altri progetti stiamo cercando i finanziamenti, cosa non facile visti anche i recenti tagli al 5xmille. In Italia portiamo avanti un progetto sulla consapevolezza del rischio alluvioni e, quasi dalla nascita dell'associazione, svolgiamo attività nelle scuole, escursioni, collaboriamo con associazioni e movimenti per fornire un supporto tecnico teso alla salvaguardia del territorio e siamo tra i promotori della campagna referendaria “Acqua Bene Comune” (www.acquabenecomune.org).

Geologia Senza Frontiere Onlus
Via O. Regnoli, 12/7 - Roma
info@gsf.it, www.gsf.it
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