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Una rete sociale per l'Alzheimer, il progetto di Aima Firenze

Sensibilizzare i cittadini e sostenere malati e familiari, ecco come si combatte la più diffusa forma di demenza

"La demenza è una sindrome caratterizzata da un deficit cognitivo che interferisce sensibilmente con gli atti della vita quotidiana. Tra le diverse forme di demenza, la malattia di Alzheimer è quella che si presenta con maggior frequenza” ha detto stamani Manlio Matera presidente di Aima Firenze che ha presentato il progetto “Una Rete Sociale per l’Alzheimer”. L’iniziativa, che nasce con la collaborazione di Cesvot, prevede iniziative in diversi Comuni della Toscana dove, per tre giorni, saranno organizzati incontri con i cittadini sugli stili di vita che possono contrastare lo sviluppo della malattia, con la presenza di esperti in valutazione cognitiva, incontri di sostegno per i familiari dei malati e attività di promozione della Comunità Amica della Demenza. “L’obiettivo – aggiunge Matera - è quello di promuovere la conoscenza della malattia e l’autonomia dei malati nonché rompere l’isolamento delle famiglie anche aiutandole a frequentare luoghi di socializzazione”.

Il progetto vede la partecipazione di Anci Toscana, che collabora con la rete delle Botteghe della Salute, e di Ars Toscana (Agenzia Regionale di Sanità), con la disponibilità delle proprie competenze tecnico-scientifiche.

In Italia, in base a quanto reso noto dal Ministero della Salute, si stima in oltre 1 milione il numero totale di pazienti con demenza, di cui circa 600mila con Alzheimer. Si stima inoltre che siano circa 3 milioni le persone direttamente o indirettamente coinvolte nell’assistenza dei propri cari affetti da questa malattia (Piano Nazionale Demenze). L’80% dei malati è assistito direttamente dai familiari, in prevalenza figli e coniugi (37%) soprattutto di sesso femminile e con un’età media di 59 anni (Aima-Censis 2016).

“Se alla lettura di questi dati aggiungiamo che nel 2031, secondo le previsioni Istat, la quota degli anziani over 64 sul totale della popolazione dovrebbe raggiungere quota 17 milioni e 300mila è intuitivo – afferma Federico Gelli presidente di Cesvot, immaginare che si assisterà ad un aumento importante della incidenza di queste malattie. Diventa allora cruciale rivalutare i bisogni socio-assistenziali della popolazione e sviluppare strategie per rendere sostenibile il costo economico e sociale di una malattia il cui processo terapeutico e assistenziale è in larga misura a carico delle famiglie. Il progetto che oggi sosteniamo e presentiamo nasce proprio da una proficua e decennale collaborazione fra pubblico, istituti di ricerca e mondo del volontariato.”

Il progetto, che si svolgerà nell’arco del 2017, è stato possibile anche grazie al contributo che Eli Lilly ha riconosciuto all’associazione Aima Firenze, condividendo appieno gli obiettivi dell’iniziativa.   

L’Associazione Italiana Malattia di Alzheimer di Firenze – AIMA Firenze Onlus – è un’associazione che svolge attività di solidarietà sociale a favore di persone affette da malattia di Alzheimer e altre forme di demenza e di coloro che se ne prendono cura, familiari, operatori pubblici e privati, volontari. L’Associazione opera con un Coordinamento Nazionale e Sezioni Territoriali di ambito provinciale. Aima in Toscana è presente in quasi tutte le province: Firenze, Arezzo, Siena, Pisa, Livorno, Versilia, Lucca, Empoli, Pistoia e Prato con Centri di Ascolto specifici per l'Alzheimer nei quali si incontrano migliaia di familiari l'anno.

Per saperne di più sulle attività di Aima Firenze ascolta l'intervista radiofonica a Manlio Matera.

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