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Storia di una grande famiglia: l'associazione Anima

Nel cammino della nostra esistenza incontriamo ogni giorno persone nuove che qualche volta sono persone speciali che lasciano, a loro insaputa, qualcosa dentro di te, dentro l’armadio dei tuoi ricordi e delle tue emozioni. Di tutti i cassetti del mio armadio, voglio aprire quello dell’anno 1998 e raccontarvi una storia.

In un pomeriggio di quell’autunno, mentre mi allenavo alla palestra Izumo di Firenze, cercando di rimettermi da un intervento al ginocchio, un omone in tuta ginnica mi tocca la spalla e mi dice: “mi puoi aiutare? Oggi sono da solo e tra un po’ arriveranno tanti bimbi”. L’omone era, è il professor Giovanni Notarnicola.

In quel periodo, durante i miei allenamenti, lo avevo visto svolgere tante volte portare un sorriso di speranza a quei ragazzi, o meglio a suo dire, a quei “soggetti con disabilità”, a cui la società spesso lo nega. Lo vedevo cantare, fare il clown e portare avanti quell’attività, da lui ideata e chiamata “Ambientalismo Attivo”. La palestra, in quelle ore, si trasformava in giardino fiorito, granaio, piscina o campo di girasoli.

Quel giorno interruppi il mio allenamento e curioso accolsi il suo invito. Mi chiese di fare una cosa, che potrebbe sembrare semplice ma non lo è, ovvero far giocare dei bambini autistici.
Dopo circa due ore, durante le quali non ero riuscito neanche a scalfire il muro che divideva me da loro, Giovanni mi disse: “tranquillo, non pensare che siano oggetti vuoti; hanno una loro identità, sei tu che devi entrare nel loro mondo e non viceversa. Il fatto di averti chiesto un aiuto non è stato un caso, sento che darai tanto a questa associazione, sempre che vorrai continuare a stare con noi”.

L’associazione era ed è tuttora la Anima Onlus - Associazione Nazionale Italiana Massimo Ausilio. Sono passati 13 anni da allora e oggi abbiamo una nostra sede e una nostra palestra. L’attuale sede, la palestra dell’ex liceo De Amicis, ci è stata assegnata dal Comune di Firenze nel 2000 ma non è stato possibile entrarvi prima del 2003, perché la struttura era fatiscente e le ingenti spese per la ristrutturazione dei locali sono state interamente sostenute dai nostri soci che sono semplici soci sostenitori o famiglie con socio in trattamento.

Oggi accogliamo non solo soggetti diversamente abili, provenienti da tutta Italia, ma anche bimbi normodotati che vogliono scoprire che, oltre alla tv e videogames, c’è un mondo dove ancora è possibile arrampicarsi, tuffarsi, correre, attraversare ponti tibetani e vincere la paura del vuoto e tanto altro ancora.

FotoDi questi anni potrei raccontare tante esperienze: i primi passi di Matteo, i calci e i pugni giocosi e le immense risate di cui mi riempie Costantino, i sorrisi e i primi passi di Marina, Gabriele e Matilde che periodicamente ci viene a trovare dalla provincia di Milano. Come dimenticare la gioiosità ed i risultati raggiunti da Francesco o la mimica spassosa di Ranieri, figlio della nostra presidentessa e poi l’alzarsi in piedi di Andrea e le lacrime della mamma, la voglia di ballare di Franco, l’allegria dei ragazzi di Mercatale Val di Pesa, le vittorie di Filippo sulle sue fobie, l’allegria di Lorenzo, la caparbietà di Mauro, le barzellette di Valentina, la simpatia di Alice e di tanti altri ragazzi che a citarli tutti si potrebbe scrivere un libro.

Oggi siamo come una grande famiglia che cerca di offrire un servizio globale non solo per il migliorare i deficit che comportano le singole disabilità, ma anche per sostenere il nucleo familiare. Nel caso di Alice, ad esempio, la nostra associazione si è attivata a 360°, cercando di trovare una soluzione anche al grave deficit visivo che fin dalla nascita aveva contribuito al grave ritardo psico-motorio. Di grande aiuto alle famiglie è anche il nostro cineforum sulla disabilità che organizziamo in collaborazione con il circolo Spazio 86.

L’essere diventati una grande famiglia lo dobbiamo non solo alla partecipazione attiva di tanti genitori, ma anche a quella di bravissimi medici, professionisti e operatori come Giusi, Giulia, Massimiliano, Silvia e poi Renzo Lazzeri (docente presso la Facoltà di Medicina di Firenze), Mauro Cardini (chirurgo ortopedico del Cto di Careggi) e in ultimo, ma primo fra tutti, il fondatore di Anima Onlus, Giovanni Notarnicola (docente presso la Facoltà di Medicina di Firenze), il quale ci ha insegnato che “un bimbo non trattato è un bimbo maltrattato”.

Anima Onlus
Viale Edmondo De Amicis, 19/a - Firenze
Tel. 055 664348 - 347 2959015
laurina1966@virgilio.it
www.animafirenze.it

 
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