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Melpyou, il portale per chi cerca e offre aiuto

Parla Emanuele Bellini, fondatore del sito dove domanda e offerta di volontariato si incontrano

“Tutti sarebbero disposti a dare una mano se solo sapessero chi, dove e quando ha bisogno di aiuto”, questo lo slogan di Melpyou. Come avete tradotto operativamente questa idea?
Melpyou nasce da questa semplice riflessione: “se fare volontariato è bello, perché meno del 10% degli italiani lo pratica?”. Innanzitutto perché pensiamo che molte persone vedano il volontariato come l’ennesimo impegno in un’agenda già troppo fitta di appuntamenti e secondo perché molte persone non sanno chi ha realmente bisogno di aiuto. Queste ragioni hanno portato alla nascita di Melpyou (sintesi di meet-incontrare e help-aiutare), il sito che fornendo in modo dettagliato luogo, orario e tipo di attività da svolgere offre a chiunque la possibilità di fare volontariato anche in modo occasionale. I protagonisti del sito sono dunque gli enti senza scopo di lucro che possono inserire le loro richieste d’aiuto (che all’interno del sito sono gli ‘eventi’) e tutte le persone che, sopra ai 15 anni, possono offrirsi di dare una mano all’associazione che ha inserito la richiesta. Sul sito è visibile anche il numero di persone necessario e in questo modo tutti sanno in tempo reale quante persone si sono prenotate e di quante c’è ancora bisogno. Le richieste d’aiuto possono essere di tipo pratico e intellettuale (a breve inseriremo anche le richieste di beni materiali) ma mai di tipo finanziario perchè per noi è fondamentale un ruolo attivo e di incontro tra le persone.


Ad oggi quanti sono gli iscritti e gli ‘eventi’ registrati e quali le richieste più comuni?
A meno di cinque mesi dal lancio del sito siamo a circa 1000 persone iscritte, 50 enti registrati e a più di 100 eventi inseriti. La maggior parte delle associazioni e delle persone iscritte si trovano in provincia di Modena ma in queste ultime settimane si sono registrati numerosi gruppi di Firenze, Roma, Milano, Venezia, Torino e questo ci fa ben sperare per il futuro. Le richieste d’aiuto riguardano essenzialmente attività di ‘manovalanza’ e le più comuni sono quelle di camerieri e di aiuti in cucina durante cene di beneficienza.


width=227Melpyou nasce poco prima del terremoto in Emilia e proprio a voi si è rivolto il Centro Servizi Volontariato di Modena per organizzare le offerte e le richieste di aiuto, in che modo lo avete fatto?
Nei giorni immediatamente successivi al terremoto il Csv di Modena aveva raccolto migliaia di contatti di persone disposte a dare una mano ma quando è iniziata la fase post-emergenza si sono trovati nella difficoltà di non sapere con quale criterio contattare le persone e spesso quelle che venivano contattate non erano più disponibili. Per risolvere tutto questo hanno pensato a Melpyou e ci hanno contatto. Grazie a Melpyou, infatti, non è l’ente che si sobbarca l’onere della ricerca dei volontari ma sono le singole persone ad offrirsi per fare volontariato. Inoltre, sia gli organizzatori che i potenziali volontari vedono sempre in tempo reale di quante persone c’è ancora bisogno. Ci preme sottolineare che la stretta collaborazione tra noi e il Csv è nata a metà luglio, ma che fin dagli esordi di Melpyou a metà aprile è nato un ottimo rapporto di dialogo e stima reciproca. Per ringraziarli di tutto questo abbiamo anche realizzato per loro alcune piccole personalizzazioni...
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