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Gli approfondimenti di Cesvot

Il valore sociale del volontariato

A Siena un'iniziativa sul valore extraeconomico dell'attività volontaria

Si è svolta sabato 23 Giugno a Siena l’iniziativa “Il valore del volontariato. Percorsi di riflessione e approfondimento per comprendere i criteri di misurazione del valore sociale del volontariato”.

L’iniziativa ha preso spunto dal recente volume pubblicato da Cesvot Il valore del volontariato. Indicatori per una valutazione extraeconomica del dono, di Alessio Ceccherelli, Angela Spinelli, Paola Tola, Andrea Volterrani (Cesvot, “I Quaderni”, n. 58, pp. 130).

L’incontro, che si è svolto nella suggestiva cornice dell’Accademia dei Fisiocritici, si è articolato in due momenti: la mattinata si è aperta con una tavola rotonda sul valore sociale del volontariato, moderata dalla giornalista e consulente per la  comunicazione del settore non profit Viviana Bossi, in cui sono intervenuti Andrea Volterrani dell’Università di Roma Tor Vergata, Luca Bagnoli dell’Università di Firenze, Patrizio Petrucci presidente Cesvot, Fiorenza Anatrini presidente Coge Toscana e Vareno Cucini vicepresidente Consulta regionale del volontariato.

Filo conduttore della riflessione è stato l’impatto della crisi economica e le risposte che la solidarietà organizzata può dare, grazie proprio al valore sociale che è in grado di produrre, davanti ad un drammatico impoverimento non solo economico ma anche e soprattutto civile.

copertina_quaderno58_il_valore_delAd animare la discussione gli interventi di Andrea Volterrani e Luca Bagnoli. Il prof. Volterrani ha introdotto il tema spiegando che il valore sociale del volontariato si configura come quell’insieme di caratteristiche che il volontariato possiede e che lo distinguono dagli attori profit e istituzionali. Volterrani ha sottolineato, inoltre, come le organizzazioni di volontariato, specialmente nel quadro socio-politico attuale, siano diventate delle roccaforti di democrazia, luoghi in cui si valorizza l’economia del dono e dello scambio, in cui è possibile ricostruire l’impegno civile e mostrare una alternativa efficace all’economia di mercato orientata solo al profitto e al valore individuale.

Il prof. Bagnoli ha, invece, illustrato i tentativi delle discipline economiche di misurare con criteri nuovi il benessere dei cittadini e ha ribadito l’importanza di attribuire alla parola “economia” il suo significato originale, liberandola dalle connotazioni negative che ha assunto ai nostri giorni a causa delle crisi che colpiscono duramente i paesi sviluppati.

Al termine della tavola rotonda, gli autori del volume hanno presentato gli obiettivi della ricerca realizzata, che prevedevano la costruzione di un modello per la valutazione del valore sociale aggiunto del volontariato, e la sua sperimentazione nei contesti on e offline delle associazioni al fine di valorizzare il ruolo del volontariato nella costruzione di comunità più coese. Hanno poi illustrato le aree e gli indicatori che compongono il modello di valutazione e l’importanza di introdurre la pratica valutativa nel mondo del Terzo Settore.

Nel pomeriggio i numerosi partecipanti provenienti dalle associazioni di volontariato si sono cimentati con il modello di valutazione, attraverso la costituzione di due gruppi di lavoro. Numerosi gli spunti emersi dalla restituzione dei lavori. I volontari hanno espresso alcune considerazioni riguardo la difficoltà nell’utilizzo di alcuni strumenti online, pur riconoscendone le infinite potenzialità. Un altro dei nodi di riflessione ha riguardato la formazione e l’apprendimento: esiste un sistema all’interno delle associazioni che garantisce sia formazione continua che apprendimento informale: tutto questo è misurabile? Come valorizzare allora le competenze dei volontari?

Frutto della sessione di lavoro è stato un documento, elaborato in tempo reale, in cui emergono alcuni nodi chiave relativi al valore sociale dell’azione del volontariato. Il documento è stato condiviso online con tutti i partecipanti per dare l’opportunità di apportare nuovi contributi ed idee, al fine di presentare sia la ricerca sia il lavoro svolto alla X Conferenza della International Society for Third Sector Research (Istr) dal titolo“Democratizzazione, apertura al mercato e terzo settore”, in programma proprio a Siena dal 10 al 13 di luglio.

Giuseppe Famiglietti è segretario della Delegazione Cesvot di Siena.
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