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Ad Arezzo il festival di cinema sociale

Immigrazione, manicomi, identità culturale, disastro ambientale, solitudine, cooperazione, educazione. Si è parlato di questo ad Arezzo dal 29 novembre al 3 dicembre scorso in occasione della terza edizione del Festival italiano del cinema sociale, organizzato dalla Delegazione Cesvot di Arezzo e che ha riscosso un ottimo successo di pubblico e di interesse: oltre 1.200 spettatori, più di 200 studenti coinvolti, 5 istituti di secondo grado e altrettanti docenti, 20 associazioni attive nell'organizzazione.

È stata un'occasione unica, che ha permesso a volontari e associazioni del territorio di dibattere su tematiche di interesse collettivo, affrontate in maniera significativa da alcuni film selezionati tra le produzioni italiane degli ultimi 4 anni. Le pellicole proiettate sono state “Good morning aman” (di Claudio Noce), “Focaccia blues” (di Nico Cirasola), “Hijos del sol” (di Alessandro Ferroni), “Sangue e cemento” (del collettivo Gruppo Zero) e “Marpiccolo” (di Alessandro di Robilant) che racconta la violenza e le difficoltà del quartiere Paolo VI di Taranto e che ha vinto il festival come miglior film.

Il premio è stato assegnato da una giuria di qualità presieduta da Ascanio Celestini, ospite d'onore della manifestazione, per aver saputo cogliere e mettere a fuoco un mosaico di problematiche che appartengono all'Italia contemporanea. Film come questo dimostrano che si possono affrontare questioni come l'emarginazione, la condizione giovanile e il degrado ambientale senza retorica.

Ascanio Celestini, presente in sala l'ultima sera del festival, ha introdotto la proiezione fuori concorso del suo ultimo film “La Pecora Nera” e a seguire ha animato un partecipato dibattito sul film, sulla storia di Nicola, internato in un manicomio e sottoposto a elettroshock sin da piccolo e sui personaggi che gravitano dentro e fuori al “condominio”, come viene chiamato nel film tratteggiando solitudini, difficoltà, ottusità, relazioni.

Nelle sei giornate di festival alcuni volontari hanno preso parte gratuitamente ad un workshop su come “filmare il volontariato” il cui risultato è un cortometraggio pubblicato su www.festivalcinemasociale.it. Altra novità di quest'anno è stato il coinvolgimento di studenti e insegnanti sugli argomenti proposti dal festival discussi in classe e successivamente riportati in studio a Radio Wave International in una rubrica dedicata al festival.

Il festival è stato realizzato grazie alla collaborazione delle associazioni Sogni Magici, Sentieri Selvaggi e Cineforum2 e alla media partnership di Vita non profit magazine; ha coinvolto cinque comuni e due comunità montane della Provincia di Arezzo, l'Università di Siena sede di Arezzo e la Mediateca Regionale Toscana.

Michela Cerbai è segretaria della Delegazione Cesvot di Arezzo.
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