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La Legge si pone l’obiettivo di sostenere e incentivare la produzione, la conservazione, la circolazione e la fruizione dei libri come strumenti preferenziali per l'accesso ai contenuti e per la loro diffusione, nonché per il miglioramento degli indicatori del benessere equo e sostenibile (bes), riformulando all’articolo 10 il credito d’imposta per le librerie indipendenti e non. Il bonus è parametrato agli importi pagati a titolo di Imu, Tasi e Tari, o ai canoni di locazione, per i locali dove si svolge l’attività di vendita dei prodotti editoriali.
Conferma, all’articolo 6, anche, tra le misure per contrastare la povertà educative e promuovere la diffusione della lettura, il contributo statale destinato all’acquisto di libri, prodotti e servizi culturali da parte di cittadini italiani e stranieri residenti appartenenti a nuclei familiari economicamente svantaggiati, nonché l’istituzione della “Carta della cultura”, specificando che le somme assegnate con questo strumento non costituiscono reddito imponibile e non rilevano ai fini del calcolo dell’Isee.