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Toscana, approvata la prima Legge sul Terzo settore. Gelli: è una rivoluzione straordinaria

Martedì 14 luglio 2020

Firenze, 14 luglio 2020 - “É una notizia straordinaria, abbiamo anticipato il dibattito nazionale approvando una legge che permetterà alla nostra regione di attuare un sistema all'avanguardia di stretta collaborazione fra pubblico e terzo settore. Si chiude un percorso articolato avviato un anno e mezzo fa che non può che renderci orgogliosi di questo risultato.” Sono le parole del presidente di Cesvot, Federico Gelli, che saluta così la notizia dell'approvazione della legge regionale sul Terzo settore in Consiglio Regionale della Toscana. Nello specifico, attraverso la nuova legge che disciplina l’attuazione dell’art. 55 del Codice del terzo settore, le amministrazioni regionali e locali, in nome del principio di sussidiarietà (come afferma la Corte costituzionale, un «canale di amministrazione condivisa»), sono legitti mate ad affidarsi agli enti di terzo settore in tema di co-programmazione, co-progettazione e convenzioni senza dover più ricorrere ad affidamenti mediante appalti pubblici.



“Si tratta di fatto – continua Gelli - di un riconoscimento normativo che arriva dopo una lunga serie di esperienze positive costruite nel corso degli anni in Toscana che hanno visto il Terzo settore un alleato fondamentale delle amministrazioni pubbliche nella costruzione di risposte immediate e concrete ai bisogni della comunità”. Il disegno di legge conclude un percorso avviato a febbraio 2019 dalla Conferenza regionale del Terzo settore, nato per adeguare la legislazione regionale alle novità della riforma del Terzo settore per coglierne le principali novità. Inoltre, il disegno di legge ha in sostanza anticipato quanto recentemente deciso dalla Corte costituzionale con la sentenza n.131 del 2020, che ha affermato la piena legittimità costituzionale degli istituti della co-programmazione e della co-progettazione.



La legge regionale istituisce inoltre la Consulta regionale del Terzo settore, una sede unitaria di rappresentanza con funzioni di proposta e consultazione nei confronti di Giunta e Consiglio regionale, con l'obiettivo di diventare il luogo di raccordo fra le diverse “anime” del Terzo settore (ODV, APS, cooperazione sociale, fondazioni di origine bancaria, centro servizio per il volontariato, ANCI, Forum Terzo settore, ecc.) per assicurare una regia unitaria e sviluppare, così, politiche per il Terzo settore di sostegno e promozione. Ulteriore novità è pure la disciplina del volontariato individuale.



Anche su questo la Toscana regolamenta e disciplina per la prima volta l’attività di volontariato svolta al di fuori di enti del Terzo settore in rapporto diretto con la pubblica amministrazione. L’obiettivo è riconoscere un fenomeno in larga diffusione, ma all’interno di una cornice di regole che tutelino maggiormente - rispetto al passato – la spontaneità e l’autonomia dei volontari. 



“Infine - conclude Gelli – desidero sottolineare la disciplina dedicata al ruolo del Centro di servizio accreditato per la Regione Toscana riconoscendone una lunga esperienza di servizio al volontariato toscano, svolta non solo nei confronti degli enti del Terzo settore bensì pure della pubblica amministrazione. Dalla legge esce infatti rafforzata la capacità di costruire insieme alla Regione attività di «supporto tecnico, formativo e informativo per promuovere e rafforzare la presenza ed il ruolo dei volontari negli enti del Terzo settore». Voglio quindi ringraziare tutti gli enti e le associazioni che hanno contribuito a portare avanti in questi mesi una discussione costruttiva e virtuosa, l’intero Consiglio Regionale e in particolar modo il suo presidente Eugenio Giani e l’assessora regionale Stefania Saccardi per aver concluso un percorso mai scontato, che deve renderci orgogliosi del traguardo raggiunto .”

Il testo della LR n. 65 del 22.7.20, Norme di sostegno e promozione degli enti del Terzo settore toscano. (BURT 29.07.20, n.73)

 

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