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A Firenze la prima Conferenza regionale del terzo settore: oltre 700 partecipanti e 30 gruppi di lavoro

Sabato 9 febbraio 2019

Si è aperta stamani al Nelson Mandela Forum di Firenze la prima Conferenza regionale del terzo settore, promossa da Regione Toscana in collaborazione con le principali reti associative, Forum Terzo Settore Toscana e Cesvot.

Oltre 700 i rappresentanti del non profit toscano che per tutta la giornata si interrogheranno sul futuro del terzo settore e del sistema di welfare e di sviluppo locale della Toscana. Il 60% degli iscritti proviene da organizzazioni di volontariato, il 40% da associazioni di promozione sociale, cooperative, onlus e altri soggetti del terzo settore. Firenze, Pisa, Prato e Siena le città più rappresentate.

Dopo la seduta plenaria - che ha visto gli interventi del governatore Enrico Rossi, dell’assessora Stefania Saccardi, del sindaco Dario Nardella, del portavoce del Forum regionale del terzo settore Gianluca Mengozzi, del rappresentante della Consulta toscana fondazioni bancarie Giovanni Fossi e del presidente di Cesvot Federico Gelli – si sono aperti 30 gruppi di lavoro su 10 temi riguardanti l'identità, i bisogni e i servizi degli enti del terzo settore anche alla luce della recente riforma. Nel pomeriggio la presentazione dei 10 documenti di sintesi dei gruppi di lavoro che andranno a costituire il documento finale della Conferenza.

“Quella di oggi – dichiara Federico Gelli - rappresenta un’importante occasione di scambio e confronto per tutto il terzo settore toscano. Per la prima volta oltre 400 enti, tra organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale, cooperative sociali, fondazioni, onlus, hanno l’opportunità di condividere idee e proposte su temi cruciali, dal ruolo del terzo settore nel sistema di welfare e sviluppo locale ai rapporti con la pubblica amministrazione. Anche per Cesvot – continua Gelli – questa Conferenza rappresenta una grande opportunità: grazie alla discussione nei gruppi di lavoro possiamo capire meglio quali sono i bisogni e le diverse esperienze del terzo settore. Da quest’anno, infatti, in virtù del nuovo Codice del Terzo settore, i nostri servizi si apriranno progressivamente a tutti gli enti del terzo settore. Non solo. A breve, in ottemperanza a quanto prevede la nuova normativa, cambierà anche la composizione delle nostre basi sociali sul territorio: tra febbraio e marzo si svolgeranno le assemblee per eleggere i Direttivi delle 11 Delegazioni Cesvot che, per la prima volta, saranno aperte a tutto il terzo settore. Insomma il 2019 sarà per tutti noi un anno di grandi cambiamenti”.

In occasione della Conferenza, Cesvot ha diffuso una fotografia aggiornata del terzo settore toscano che oggi conta quasi 8mila organizzazioni iscritte ai registri del volontariato (3.417), della promozione sociale (2.521), della cooperazione sociale (560) e delle onlus (1.476). Firenze (2.358 enti, pari al 29,5% del totale), Lucca (911), Pisa (885), Arezzo (778) e Livorno (689) le provincie con più enti. Come confermano anche i dati Istat, la Toscana è tra le regioni che registra il più alto tasso di volontariato: i volontari toscani che operano in enti non profit sono 469mila e oltre 46mila i dipendenti.

Alta anche la percentuale delle organizzazioni che ha rapporti e intese con la pubblica amministrazione. Il 49,6% del non profit toscano ha, infatti, avviato patti o intese con gli enti locali, per un totale di 11.850 transazioni. Prima della Toscana, c’è solo la percentuale registrata dall’Emilia-Romagna pari al 50,43%. Un altro 35% del non profit toscano ha invece convenzioni o contratti con altre amministrazioni pubbliche e non soltanto con gli enti locali.

In allegato la scheda completa dei dati sul terzo settore toscano.

Guarda la galleria fotografica.
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

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