Forte dell'esperienza promossa con successo dalla Regione Toscana fin dal 2011 – quel modello di accoglienza diffuso su tutto il territorio che ha aiutato l'inserimento dei nuovi ospiti nelle comunità – l'associazionismo toscano ha deciso di unirsi e coordinarsi per fare fronte comune: ognuno in base alle proprie risorse e competenze, offrendo soluzioni che si inseriscano e rafforzino questo modello alternativo e che rispondano alle esigenze di coesione e di inclusione sociale e lavorativa di tutti i cittadini, italiani e non, in stato di marginalità. Tutti insieme, per offrire una risposta concreta, efficace e originale al tema dell'accoglienza.
Tutto questo muove la "Carta degli intenti per la promozione di una società aperta e inclusiva" (qui il testo) redatta del terzo settore toscano e presentata lo scorso 5 luglio a Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze, sede della presidenza della Regione. Nel testo, che propone più misure, si parla di risposta all'emergenza abitativa, di costruzione di piani individuali per la formazione e la ricerca di lavoro, di formazione linguistica, di informazione giuridica, di sostegno e tutela alle donne vittime di tratta ma anche di azioni di comunicazione innovative per una contro-narrazione efficace sul tema.
La Carta del terzo settore toscano - che ha deciso di non partecipare al prossimo bando Cas del Ministero degli Interni, a favore di un'accoglienza più ‘umana' e più giusta - si inserisce all'interno delle linee guida del "Libro bianco sulle politiche di accoglienza dei richiedenti asilo e dei titolari di protezione internazionale o umanitaria della Regione Toscana", presentato nel 2017, ed estende le proposte per una "società aperta e inclusiva" a tutti coloro che abbiano la necessità di tutela e di integrazione sociale ed economica, consapevoli che la questione migratoria faccia emergere criticità diffuse e che rappresenti la punta dell'iceberg nella richiesta di diritti (casa e lavoro, ad esempio) che riguarda tutta la società ed esige un miglioramento del welfare.
La Carta, aperta ad altre eventuali adesioni, è stata promossa da Diaconia Valdese Fiorentina, Cooperativa Sociale C.A.T., Associazione "Progetto Accoglienza" Borgo San Lorenzo, Cospe onlus, Oxfam Italia Intercultura, Legacoop Toscana Area Welfare, Arci Firenze, Associazione Progetto Arcobaleno, Consorzio Sociale Martin Luther King, Misericordia Barberino-Tavarnelle, Associazione Le C.A.S.E. Onlus, Cnca Toscana, Cooperativa Sociale Pane e Rose, Consorzio Metropoli società cooperativa sociale, Alice cooperativa sociale, Gli Altri cooperativa sociale.
[Foto Federico Barattini per Cesvot]