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Dispersione scolastica

Lunedì 12 marzo 2007

Interruzioni, ripetenze, uscite anticipate dal circuito scolastico: sono queste le diverse facce della dispersione scolastica, fenomeno ancora molto diffuso in Italia. E' quanto emerge dall'ultimo dossier presentato dal Ministero della Pubblica Istruzione.

Nel 2006 in Italia circa il 20% dei ragazzi tra i 18 e i 24 anni, cioè quasi 1 milione di ragazzi, è in possesso della sola licenza media. Dato al di sopra dell'attuale media europea del 14,9% e lontano dall'obiettivo stabilito a Lisbona nel 2000: far scendere l'incidenza al 10% entro il 2010.

Per la fascia di età presa in esame, risultano quasi mezzo milione in Italia i cosiddetti 'dispersi' che la scuola genera ogni anno.

Ma mentre la fascia di età sensibile per la rilevazione in ambito europeo è dai 18 ai 24 anni, su scala nazionale e regionale lo studio della dispersione risulta più significativo rispetto alla scuola secondaria di secondo grado, dove si registra il primo calo cospicuo del tasso di scolarizzazione*.

A livello nazionale, si passa infatti da una percentuale di abbandoni dello 0,5% nelle scuole secondarie di primo grado (equivalente a circa 8.500 studenti) al 3,7% nelle scuole secondarie di secondo grado (corrispondente a 93.747 giovani).

Oggi, nella fascia di età compresa tra i 14 e i 19 anni, la Toscana ha una media di dispersione del 17,1%, con una percentuale di diplomati del 78%, contro l'85% indicato dall'Unione Europea.
Il livello di abbandono al primo anno della scuola secondaria di secondo grado si attesta su un valore medio compreso tra 1,5% e 3%. Gli iscritti più esposti al pericolo di esodo anticipato, come per le altre regioni, sono principalmente quelli del primo anno. 

Quello che si delinea è comunque un percorso stentato che nasconde alla base problemi di integrazione e disuguaglianze sociali, economiche e culturali, sostenuto da un sistema che sembra non rispondere ai bisogni della popolazione scolastica con un'adeguata offerta formativa.
I dati sono allarmanti soprattutto se si pensa che la dispersione scolastica innesca spesso percorsi di emarginazione e povertà.

Da una recente ricerca del Centro Nazionale per il Volontariato ('Dispersione scolastica e volontariato in Toscana'), svolta sottoponendo dei questionari a un nutrito campione di ragazzi delle scuole superiori della Toscana, è emerso che per il 46% degli intervistati la dispersione scolastica è associata a crisi e noia, per il 32% è addirittura sinonimo di frattura, conflitto, mancanza di dialogo e non rappresenta certo una scelta.

In Toscana più di 250 associazioni di volontariato lavorano a sostegno dei minori e dei giovani; tra queste molte si impegnano per contrastare la dispersione scolastica e l'emarginazione.

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* Il tasso di scolarizzazione è il rapporto tra gli iscritti ad un qualsiasi livello scolastico – esclusa università e corsi quali formazione professionale regionale – e la popolazione residente in età corrispondente.
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Per approfondimenti:

Ricerca Cnv:
'Dispersione scolastica e volontariato in Toscana'
Biblioteca: CESVOT Segnatura: CES. Numero: 1058

Dossier del Ministero della Pubblica Istruzione relativo all'anno scolastico 2004/2005
http://www.pubblica.istruzione.it/news/2007/allegati/dispersione_as0405_file.pdf
Indagine campionaria sugli esiti degli scrutini e degli esami di licenza
www.orizzontescuola.it/articoli3/relazione_indagine_scrutini_0505_file.pdf
Istituto Regionale di Ricerca Educativa della Toscana
www.irre.toscana.it
Osservatorio Scolastico Provinciale di Pisa
http://osp.provincia.pisa.it  

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