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Crediti agli studenti che donano sangue. Gelli “anche l’Oms sconsiglia il ricorso al dono di sangue non volontario”

Martedì 18 giugno 2019

E’ di qualche giorno fa la notizia che il Ministro degli interni Matteo Salvini propone di ricompensare con crediti formativi «chi dona il sangue, sia nei licei che negli istituti tecnici e nelle università», in modo da incentivare coloro che «hanno paura dell’ago o hanno qualche dubbio (…)». Questa intenzione declina in maniera più soft quella già proposta l’anno scorso, sempre dal Ministro, di rendere obbligatoria la donazione di sangue per gli studenti.
 
In una nota il presidente di Cesvot Federico Gelli dichiara:

“la risposta alla proposta del ministro è già arrivata dalle organizzazioni del settore, Avis in primis. Mi preme però sottolineare che sull’argomento, delicato e sostanziale, della donazione del sangue gratuita o ricompensata, esistono da tempo linee guida e raccomandazioni di organizzazioni internazionali e nazionali.
Ricordo che l’Organizzazione Mondiale della Sanità - agenzia delle Nazioni Unite specializzata per le questioni sanitarie - suggerisce che il sangue dovrebbe essere ottenuto esclusivamente su base volontaria e sconsiglia fortemente il ricorso al dono non volontario. E il motivo non è solo etico ma anche di sicurezza. Un donatore incentivato da motivazioni estrinseche è un donatore meno affidabile, che potrebbe omettere informazioni per non perdere l’incentivo ambìto. C’è poi la questione etica e culturale che non è assolutamente secondaria: questa proposta trascura e ignora completamente i presupposti sui quali nascono e lavorano le organizzazioni del terzo settore e che sono legati al dono, alla gratuità ed alla reciprocità. E’ chiaro, dunque, che il tema è molto più complesso e delicato di come si vorrebbe far credere e che il terzo settore si aspetta che la politica non trascur i né le conoscenze acquisite né l’identità di un settore così importante per la qualità della vita della nazione, pena risultare drammaticamente superficiale”.

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