Fonte - Ufficio stampa Regione Toscana
Una campagna di comunicazione di Artemisia, ‘Non è amore, è violenza’ e lo spot ‘Gratis’ di Daniele Bonarini sono i vincitori della terza edizione del premio ‘la Toscana che fa bene’, riservato alla migliore campagna di comunicazione sociale, e dell’undicesima edizione di ‘Toscana in spot’, riconoscimento riservato ai migliori spot video realizzati sul tema che quest’anno ha riguardato le truffe telefoniche e online e aveva per titolo ‘Non abbocchiamo!’.
Alla conferenza stampa per la premiazione dei vincitori, che si è tenuta oggi nel Media center ‘Sassoli’ del palazzo del Pegaso, sono intervenuti il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo, il presidente del Corecom, Marco Meacci e gli altri componenti del Comitato regionale per le comunicazioni. Per la premiazione del concorso, ‘La Toscana che fa bene’, hanno partecipato anche l’assessora regionale Serena Spinelli e il direttore del Cesvot, Paolo Balli. In sala, anche il vicepresidente del Consiglio regionale, Marco Casucci.
“A queste iniziative del Corecom tengo davvero tanto – dice Antonio Mazzeo –. Non parliamo soltanto di uno sforzo creativo, di immaginazione, non è solo comunicazione. Si tratta di qualcosa che entra profondamente nella nostra società”. Il presidente del Consiglio regionale si sofferma sul “grande lavoro di Artemisia: in quello spot, in maniera semplice e diretta arriva un messaggio potente a ciascuno di noi. Spesso, purtroppo, si arriva troppo tardi ai centri antiviolenza. A noi il compito di far conoscere, aiutare le donne e risvegliare la coscienza degli uomini”. Il presidente ha annunciato l’intenzione “di mostrare il video della campagna di Artemisia in apertura della seduta del Consiglio regionale di questo pomeriggio”.
“Per il Corecom è ormai una tradizione premiare video e campagne di comunicazione sociale – dichiara il presidente del Corecom della Toscana, Marco Meacci –. Ci sono arrivati tanti video, brillanti, ironici, che faremo conoscere in tutta la regione, e campagne interessanti. Credo che queste iniziative facciano vedere fino in fondo la ricchezza della Toscana sul piano dell’impegno sociale e dell’attenzione a queste tematiche”.
‘La Toscana che fa bene’ – La commissione istituita dal Corecom ha premiato Artemisia con voto unanime. ‘Non è amore, è violenza’, si legge nella motivazione, “contiene idee e suggestioni con un significato, è brillante e stimolante, pregevole per contenuto e per scopo, fatta con strumenti adeguati”. La campagna, si ricorda ancora, ha avuto un forte impatto sul territorio”. Al vincitore, andranno 5mila euro.
Menzione speciale, pur senza premio, è stata riservata ad una campagna del Comune di Arezzo ‘Te me piaci poco’, che “è stata realizzata con mezzi propri da una cooperativa sociale del territorio, con risultati di alta qualità e appropriati per il target”.
“Siamo impegnati per fare in modo che tutto il ‘sommerso’, che purtroppo è ancora molto grande, possa cominciare ad emerge – dice Elena Baragli, presidente di Artemisia –. La nostra associazione riceve tutti gli anni molte richieste di aiuto. Abbiamo verificato che grazie a questa campagna di comunicazione le richieste sono aumentate del 20 per cento. Ne siamo molto felici, a conferma che le campagne di comunicazione servono, sono importanti e vanno fatte in maniera continuativa per prevenire il fenomeno”. La presidente ricorda i partner che hanno sostenuto questa campagna, “da Toscana Aeroporti e con la Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze”. Di Toscana Aeroporti, richiama il “progetto ‘Per Michela’, in ricordo di Michela Noli, vittima di femminicidio per mano dell’ex marito”. In sala erano presenti i genitori di Michela Noli, Paola e Massimo.
“Sono contenta di partecipare a questo che è già un appuntamento annuale importante, condiviso da Corecom e Cesvot, che ringrazio – dichiara l’assessora Serena Spinelli –. La campagna di Artemisia è sacrosanta, se è violenza non può essere amore, non c’è niente che giustifichi la violenza e c’è bisogno di lavorare ancora moltissimo su tanti aspetti culturali”. L’assessora rivolge un plauso anche al Comune di Arezzo, “per la campagna realizzata insieme a Poti Pictures contro le truffe, che spesso colpiscono purtroppo le persone più fragili, anziane e non solo, e comportano un impatto di violenza psicologica che getta nella disperazione, ”.
Lucia Tanti, vicesindaca di Arezzo ricorda con orgoglio che “Poti Pictures è la prima casa cinematografica sociale al mondo e inanella premi e riconoscimenti, ci fa molto piacere che sia arrivato anche questo. La campagna sottolinea l’odioso crimine delle truffe agli anziani, lo fa in maniera ironica, intelligente, pungente, dimostrando che non ci sono barriere e che la formazione e la capacità di guardare lontano portano risultati, sempre”.
“L’iniziativa di Corecom valorizza la comunicazione sociale premiando un punto di vista innovativo e ambizioso che si pone l’obiettivo di creare cambiamento”, dice Paolo Balli. “La campagna di Artemisia manifesta l’impegno nel contrasto ad ogni forma di violenza su donne, bambini e adolescenti, promuovendo i loro diritti fondamentali, primi fra tutti il diritto alla libertà, alla sicurezza e all’integrità. Il messaggio è immediato: la semplicità di un contatto e la chiarezza di un punto di riferimento concreto che offre supporto, dalla rilevazione della violenza alla valutazione del rischio, fino alla progettazione dei piani di protezione. Ricordiamo che in Toscana ben il 56,3 per cento delle operatrici dei Centri antiviolenza sono volontarie”, conclude il direttore del Cesvot.
Toscana in Spot. Dopo il vincitore Daniele Bonarini, il cui spot ‘Gratis’ è stato riconosciuto come il migliore per la “regia pulita e diretta” e perché “il messaggio attraverso lo slogan è davvero chiaro e si rivolge non solo agli anziani, ma grazie all’umorismo anche ad un pubblico giovane”, il secondo premio di ‘Toscana in spot’ è andato allo spot ‘Pesce Balla’, di Matteo Corsi, “claim particolarmente efficace”, che parla a un pubblico di ogni età, “la regia è molto artigianale ma il messaggio è ben veicolato”. Il terzo premio è andato allo spot ‘Della truffa fanne fuffa’ di Lorenzo Maiani: “la qualità dello spot è alta grazie a una regia fresca e ad un’interpretazione accattivante, e attrae l’attenzione veicolando un messaggio chiaro”, si legge nella motivazione.
I premi di ‘Toscana in spot’, consegnati dal presidente del Corecom, Marco Meacci, con il presidente dell’Assemblea toscana Antonio Mazzeo, assegnano ai videomaker 10mila euro complessivi: 5mila al primo classificato, 3mila euro al secondo classificato e 2mila al terzo.
“I tre spot sono davvero bellissimi, non avrei saputo scegliere. Ricordano a tutti noi, in maniera chiara, semplice e diretta, di stare attenti alle truffe che possono arrivare per telefono oppure online”, dice il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo. “Questi video meritano di essere diffusi, di girare sulle tv regionali”.
“Sono diversi anni che partecipo con la mia squadra – dice Daniele Bonarini –, sono felicissimo di questo riconoscimento. Attraverso la creatività e l’arte riusciamo ad essere veicolo contro una cosa così fastidiosa come le truffe. Speriamo di aver dato il nostro contributo, seppur in piccolissima parte”. La signora dello spot, ricorda Bonarini, “riceve la classica telefonata che promette tutto gratis per sempre, in modo molto insistente, ma se la saprà cavare”.