Buon 8 marzo a tutte le volontarie!

Martedì 8 marzo 2016

"Credo che in tutta la società esista una cultura maschilista diffusa, che in alcuni casi si ripercuote anche sul volontariato. Ad una giovane volontaria direi comunque di non farsi intimorire ma di frequentare costantemente l’associazione, senza stancarsi mai, e dedicare con impegno il proprio tempo al bene degli altri".

Cosi concludeva Maria Grazia Ulivieri presidente della Pubblica Assistenza di Campo nell'Elba in un'intervista realizzata da Cesvot nel 2012 in occasione della Festa della donna. Ed, infatti, anche Istat ci dice che le donne pur essendo il 52% della popolazione italiana sopra i 14 anni rappresentano il 45% di chi fa volontariato, percentuale che si riduce molto se guardiamo ai ruoli dirigenziali. Nel non profit solo una donna su quattro è ai vertici.

Ancora oggi è soprattutto il doppio impegno lavoro-famiglia a rappresentare per le donne un forte ostacolo all'azione volontaria, come ci ha spiegato Andrea Salvini, coordinatore del gruppo di ricerca che ogni due anni realizza per conto di Cesvot l'analisi del volontariato toscano. Tuttavia le donne volontarie si impegnano più degli uomini, almeno in termini di tempo: dai dati Istat sappiamo che le donne dedicano al volontariato 18,5 ore contro 15,4 degli uomini.

E se le donne non rappresentano (ancora) la maggioranza di chi fa volontariato sono però più propense degli uomini a donare: dall’ultima ricerca Eurisko risulta che il 59% di chi dona ad enti non profit è donna. E sono anche la maggioranza dei fundraiser, ovvero di chi opera nella raccolta fondi: secondo l’Associazione italiana fundraiser le donne rappresentano ben il 68% dei fundaraiser.

Un altro dato interessante ci arriva, infine, dal servizio civile: la maggioranza delle richieste è presentata dalle ragazze (vedi XIV Rapporto Cnesc). Le donne hanno dunque voglia di fare volontariato e lo fanno quando ne hanno l'opportunità.

Paola Vacchina, dirigente di Acli e attuale presidente di Enaip, in un'intervista sul ruolo delle donne nel volontariato lanciava questo appello:

Coraggio, non tiriamoci indietro! Ricordiamoci ciò che scriveva Virginia Wolf:
Vi ho già detto che Shakespeare aveva una sorella; ma non la dovete cercare nelle biografie del poeta. Ella morì giovane; ahimè non scrisse mai una parola. Giace seppellita là dove si trova oggi la fermata degli autobus, presso Elephant and Castle. Ora io credo che questa poetessa, che non scrisse mai una parola e venne sepolta presso un incrocio, viva ancora. Vive in voi e vive in me, e in molte altre donne che non si trovano qui questa sera, perchè stanno a casa a lavare i piatti e a far dormire i bambini. Tuttavia essa vive; perchè i grandi poeti non muoiono; sono presenze perenni; hanno bisogno soltanto di un'opportunità per tornare fra noi, in carne ed ossa. Ora questa opportunità, mi sembra, siete finalmente in grado di offrirgliela voi.

Per saperne di più su donne e volontariato rimandiamo ad alcune risorse Cesvot disponibili online. Buon 8 marzo!

 

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