Un film ambientato nel mondo del volontariato, tra coloro che si trovano quotidianamente a contatto col disagio, e un convegno con i protagonisti del Terzo settore. E' l'evento “Lo stato di salute del Terzo Settore nella provincia di Arezzo” organizzato dalla Delegazione Cesvot di Arezzo per il 22 maggio ad Arezzo al Cinema Eden (Via Guadagnoli 2).
La giornata inizierà alle 16 con i saluti di Leonardo Rossi, presidente Delegazione Cesvot di Arezzo, Alessandro Ghinelli, sindaco Comune di Arezzo, monsignor Alessandro Conti, vicario generale Diocesi Arezzo, Cortona, Sansepolcro.
Andrea Salvini, professore di Sociologia generale al Dipartimento di Scienze Politiche dell'Università di Pisa, farà una “Fotografia del terzo Settore nella Delegazione Cesvot di Arezzo. Struttura e bisogni del volontariato associato; il volontariato non associato sul territorio”. Il territorio aretino conta 1080 enti del Terzo Settore, di cui 288 Organizzazioni di Volontariato, 559 Associazioni di promozione sociale, 87 cooperative, 110 onlus, e 36 altre associazioni.
Seguirà poi la tavola rotonda “Terzo settore e solidarietà per costruire un altro futuro” coordinata dal giornalista Massimo Orlandi con gli interventi di Don Emanuele Morelli, delegato regionale Caritas, Franco Vaccari, presidente Rondine Cittadella della Pace, i Giovani di Rondine Cittadella della Pace, Andrea Gennai, direttore Parco Nazionale Foreste Casentinesi Monte Falterona e Campigna.
“Spirito di solidarietà e attenzione all'altro animano da sempre il territorio aretino: le associazioni del Terzo Settore si trovano di fronte oggi a nuove sfide e nuovi bisogni ma con i loro servizi rimangono sempre punti di riferimento per la popolazione” afferma Leonardo Rossi presidente della Delegazione Cesvot di Arezzo.
Dopo la cena a buffet a cura di Eden Sushi, verrà proiettato, a ingresso libero, il film “L’intrusa” (2017) di Leonardo di Costanzo, con Raffaella Giordano, Valentina Vannino, Martina Abbate.
La pellicola racconta la vicenda di Giovanna, fondatrice del centro “la Masseria” a Napoli, nato per togliere i ragazzi dalla strada e offrire loro una seconda chance. Alla Masseria le mamme del quartiere portano i bambini dopo le ore di attività scolastica, per sottrarli al degrado e alle logiche mafiose ed immergerli nella creatività e nel gioco. In questo luogo protetto cerca rifugio e ospitalità Maria (l’intrusa del titolo), giovanissima moglie di un killer arrestato per l’omicidio di un innocente. Maria ha due figli. Per le altre mamme è il male incarnato. Ma la scelta di Giovanna è più difficile. Chi ha più bisogno di aiuto?
“L’Intrusa non è un film sulla camorra; è un film su chi ci convive, su chi giorno per giorno cerca di rubarle terreno, persone, consenso sociale, senza essere né giudice né poliziotto. Ma è anche una storia su quel difficile equilibrio da trovare tra paura e accoglienza, tra tolleranza e fermezza. L’altro, l’estraneo al gruppo, percepito come un pericolo è, mi sembra, un tema dei tempi che viviamo” dice Leonardo di Costanzo.