Dopo il primo sì della Camera lo scorso mese di marzo, la lotta allo spreco è diventata legge dello Stato. Il 2 agosto il Senato con 181 sì, due no e 16 astenuti , ha approvato definitivamente il ddl per la limitazione degli sprechi alimentari. Prima firmataria la deputata Maria Chiara Gadda .
Tra gli obiettivi principali ci sono l'incremento del recupero e della donazione delle eccedenze alimentari per l’assistenza ai meno abbienti. Allo stesso tempo, è previsto il recupero di prodotti farmaceutici a fini di solidarietà sociale e per la limitazione degli sprechi.
Secondo una ricerca dell’Università di Bologna dei primi di luglio di quest’anno, presentata in occasione del lancio della sesta edizione di "Spreco Zero 2016" - la campagna europea per la riduzione degli sprechi alimentari di Last Minute Market, realizzata in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente - lo spreco alimentare domestico in Italia vale oltre 13 miliardi di euro ogni anno, circa l'1% del PIL.
A livello europeo i dati del progetto Fusions avviato dalla Commissione Europea e coordinato dall’Universita’ di Wageningen e l’Universita’ di Bologna, insieme a Last minute Market, rivelano che ammonta a 143 miliardi di euro ogni anno lo spreco alimentare nei Paesi dell’Unione Europea. Il 70% dello deriva dal consumo domestico, dalla ristorazione e dalla vendita al dettaglio.
Visti i numeri, si può comprendere come il provvedimento legislativo approvato, fosse atteso da tutto il mondo del sociale. Come ha sottolineato in una nota il portavoce del Forum del Terzo Settore, Barbieri: l’approvazione del ddl era una priorità attesa da tempo, che interessa moltissimi ambiti, non solo quello economico, ma anche quello ambientale, il tema della gestione dei rifiuti, quello dell’educazione ad una maggiore consapevolezza dei consumi e degli sprechi, fino a quello sociale.
In sinesi, queste le novità introdotte:
Donare diventa più semplice grazie alle disposizioni di carattere tributario e finanziario della legge. Vengono previsti tagli degli adempimenti burocratici, introdotte modalità e requisiti semplificati di comunicazioni telematiche all'amministrazione finanziaria.
Viene potenziato il ruolo del Tavolo indigenti del Mipaaf che vedrà la partecipazione anche delle organizzazioni agricole insieme a enti caritativi, industria e grande. Previsto un finanziamento di 2 milioni di euro per l'acquisto di alimenti da destinare agli indigenti.
Un Fondo presso il Ministero delle politiche agricole con dotazione di 1 milione di euro per ciascuno degli anni 2016, 2017 e 2018, destinato al finanziamento di progetti innovativi - che possono prevedere il coinvolgimento di volontari del Servizio civile nazionale - finalizzati alla limitazione degli sprechi e all'impiego delle eccedenze, nonché per promuovere la produzione di imballaggi riutilizzabili o facilmente riciclabili.
I Comuni hanno la facoltà di applicare un coefficiente di riduzione della tariffa sui rifiuti alle utenze non domestiche (TARI) relative ad attività produttive che producono e distribuiscono beni alimentari, in caso di donazione gratuita agli indigenti.
Per saperne di più consulta i nostri Dossier sullo spreco di cibo e la povertà alimentare e il nostro Album fotografico "Se lo spreco diventa ricchezza".