E' molto più che un diario la nuova Agenda Cesvot 2006. Arricchita da dodici contributi di autorevoli firme della politica, della scienza, della filosofia affronta il tema dei diritti e della coesione sociale.
“Il costo della non pace” è il titolo dell'intervento del premio Nobel Rita Levi Montalcini, un invito a riflettere sul ruolo educativo delle donne nei paesi afflitti da grandi e sanguinosi conflitti per “disattivare il perverso meccanismo di odio istillato fin dalla prima infanzia”. Ma di diritti umani ci parla anche Maria Rosa Cutillo giurista e responsabile delle relazioni internazionali di Mani Tese che commenta un dato drammatico e spesso sconosciuto del nostro paese dove circa 30.000 minori, tra i 7 e i 14 anni, sono vittime dello sfruttamento del lavoro e non hanno accesso all'istruzione.
Perché, come dice Don Vinicio Albanesi in “Vecchie e nuove povertà” lo sviluppo economico si incrocia non solo con il Pil e il reddito pro-capite, ma anche con l'aspettativa di vita, il tasso di alfabetizzazione e il benessere complessivo degli abitanti. In Italia, oggi, 3 milioni di persone sono da considerarsi povere assolute ed oltre 7 milioni povere relative: “…ogni considerazione raffinata e puntuale che non riduca di qualche punto la povertà in Italia è inutile”.
Suggestiva la riflessione che ci propone il filosofo Massimo Cacciari che, intervenendo sul significato di “Globalizzazione e coesione sociale”, segnala la portata sconvolgente derivante dalla “fittissima rete di relazioni che avvolge l'intero pianeta” e che annulla confini e appartenenze. E' questo il secolo della globalizzazione che ci costringe a ripensare la politica, l'economia, la cultura e ci obbliga ad imparare a vivere nella pluralità dei tempi e degli spazi. E' per questo che la ricerca della coesione sociale assume il valore di una sfida imprescindibile, e l'altro, straniero a noi, è un connotato di noi stessi.
Efficace, semplice e commovente il racconto di Aldo Morrone, medico e direttore del dipartimento di medicina preventiva dell'immigrazione dell'IRCSS. “La salute è un diritto universale” è la storia di dieci anni durante i quali lui ed i suoi colleghi hanno visitato e curato immigrati clandestini nella camera mortuaria di un famoso istituto romano, con perseveranza e “fedeltà all'uomo”. Atto clandestino fra i clandestini.
Ma queste sono soltanto alcune delle voci che contribuiscono a fare dell'Agenda Cesvot 2006 un testo ricco di informazioni, di opinioni e di racconti. Per Cesvot parlano inoltre Giuseppe De Rita, Padre Giulio Albanese, Khaled Fouad Allam, Anna Mardsen, Roberto Della Seta, Francesca Zuccari e Don Luigi Ciotti.
E poi, ad accompagnare i giorni che passano, ci sono numerose citazioni letterarie a piè di pagina ed una galleria di immagini dal Sudan proposte dal giornalista-fotografo Carlo Porcedda.
L'Agenda, stampata in 3500 copie, è stata inviata a tutte le associazioni di volontariato della Toscana.