La Toscana si colloca tra le prime regioni in Italia per numero di affidi registrati. Secondo una recente ricerca* sulla realtà dell'affido svolta dal Centro Regionale di Documentazione per l'Infanzia e l'Adolescenza della Regione Toscana costituito presso l'Istituto degli Innocenti di Firenze sono circa 1500 i minori affidati a famiglie o parenti, e oltre 500 quelli accolti in strutture residenziali. Intorno al 40% la quota di bambini stranieri ospitati, tra i quali prevalgono gli albanesi.
Pistoia detiene il record di affidi, con circa 7 affidati (per lo più figli di stranieri) ogni 1000 minori residenti, contro una media regionale del 2,9.
Dall'indagine emerge anche la scomparsa pressoché totale dei minori fuori famiglia orfani di entrambi i genitori.
Alle spalle dei minori esistono spesso situazioni familiari problematiche, visto che solo 1 su 3 rientra periodicamente nella famiglia d'origine. Tra le cause dell'affido: problemi psichiatrici e di tossicodipendenza dei genitori (che per il 90% hanno un titolo di studio non superiore alla terza media), condotte violente, crisi familiari. Per gli stranieri sono anche gravi problemi economici a imporre l'affido.
Dalla ricerca risulta inoltre che tra i servizi residenziali prevalgono quelli amministrati da enti religiosi (oltre il 30%), seguiti da quelli gestiti da associazioni (circa il 15%) e Comuni (circa il 10%). Per quanto riguarda le famiglie affidatarie, sono per lo più coppie coniugate (tre casi su quattro) ad accogliere i minori in affido. Si tratta spesso di impiegati, operai e lavoratori che aiutano i minori a scopo solidaristico (39,2% dei casi).
La Toscana, in anticipo sul termine stabilito dalla legge nazionale 149 del 2001, si è attrezzata per la riconversione degli istituti, accogliendo i minori in piccole comunità e promuovendo l'affido familiare.
L'affido, però, pur essendo uno strumento consolidato da molti anni nel panorama degli interventi a sostegno dei minori che non possono rimanere nella loro famiglia di origine, ha subito dei cambiamenti nel corso del tempo, risolvendosi spesso in una vera e propria adozione.
Secondo la ricerca condotta dall'Istituto degli Innocenti, il 65% dei minori mostra un periodo di inserimento che va da meno di un anno a meno di tre anni nel caso dei servizi residenziali, ma la quota scende al 45% nel caso degli affidamenti familiari, con una presenza di oltre l'11% di minori con affidamenti superiori a 10 anni.
Per risolvere questo problema, in mancanza di cambiamenti legislativi al passo con i nuovi bisogni di accoglienza, oggi alcuni Tribunali per minorenni hanno attuato le cosiddette ‘adozioni miti', per trovare una soluzione intermedia che permetta ai bambini affidati di non interrompere i rapporti con le famiglie di origine.
Per approfondimenti: www.istitutodeglinnocenti.it
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* Il volume ‘Bambini e ragazzi in affidamento familiare e nei servizi residenziali in Toscana – Ricerca sui dati delle zone socio-sanitarie al 30 giugno 2005' può essere richiesto gratuitamente all'Istituto degli Innocenti al seguente numero di telefono: 055 2037.366