Dopo la nota ministeriale dello scorso 31 maggio, che ammetteva l'adeguamento degli statuti per gli enti del terzo settore anche successivamente al 2 agosto 2019, si profila una nuova scadenza: 30 giugno 2020.
La proposta è stata approvata ieri in Commissione Bilancio e Finanze in sede di discussione del cosiddetto Decreto Crescita (Dl 34/2019) e prevede una proroga per bande musicali, organizzazioni non lucrative di utilità sociale (Onlus), organizzazioni di volontariato (Odv), associazioni di promozione sociale (Aps) e imprese sociali.
La modifica passerebbe con una deroga all’articolo 101, comma 2 del Codice del terzo settore che dovrà comunque compiere ulteriori passaggi prima di essere convertita in legge. Infatti, al fine di agevolare la conversione del decreto-legge, pare inevitabile che il Governo presenti un maxi-emendamento integralmente sostitutivo del decreto-legge, sul quale sarà con tutta probabilità apposta la fiducia.
In tal caso, se l'emendamento sarà incorporato dal Governo nel testo del maxi-emendamento (ipotesi assai probabile, essendo già stato approvato dalla Commissione V della Camera), sarà approvato con fiducia entro la data di scadenza del già citato decreto–legge, cioè entro il 30 giugno.
La proposta emendativa n. 43.2, presentata alla A.C. 1087 (conversione in legge del decreto-legge n. 34 del 2019, c.d. Crescita) prevede che:
Dopo il comma 4 aggiungere il seguente:
4-bis. In deroga a quanto previsto dall'articolo 101, comma 2, del codice del Terzo settore, di cui al decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117, i termini per l'adeguamento degli statuti delle bande musicali, delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale, delle organizzazioni di volontariato, delle associazioni di promozione sociale e delle imprese sociali sono prorogati fino al 30 giugno 2020.
A questo proposito Federico Gelli, presidente di Cesvot, dichiara “il governo si accinge ad approvare la proroga del termine di adeguamento degli statuti spostandolo dal 3 agosto 2019 al 30 giugno 2020. Se per gli enti ancora a metà del guado rappresenta una boccata di ossigeno, non si può fare ameno di rilevare che questo modo di procedere crea confusione e disorientamento sulla certezza delle regole, con un meccanismo del tutto analogo a quello dei condoni. Una maggiore e più tempestiva condivisione di passaggi così rilevanti (come un rinvio) con tutti i soggetti direttamente coinvolti nell’applicazione del Codice del Terzo Settore avrebbe certamente giovato alla credibilità complessiva di una riforma così importante".