L'8 maggio si celebra la Giornata Mondiale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa e si festeggia l'impegno ed il lavoro che quotidianamente milioni di volontari della Croce Rossa svolgono in tutto il mondo.
La festività cade nel giorno in cui ricorre la nascita di Henry Dunant ideatore e fondatore della Croce Rossa e dei principi su cui essa si regge: umanità, imparzialità, neutralità, indipendenza, volontariato, unità ed universalità.
La storia della Croce Rossa nasce dalla terribile esperienza di guerra di cui fu testimone Henry Dunant. Il 24 giugno 1859 fu combattuta una delle battaglie più sanguinose del 1800. Il conflitto si consumò sulle colline a sud del Lago di Garda, a San Martino e Solferino. Trecentomila soldati di tre eserciti si scontrarono lasciando sul terreno circa centomila fra morti, feriti e dispersi.
Era proprio lì che si trovava il giovane svizzero Jean Henry Dunant, venuto ad incontrare per i suoi affari Napoleone III, che si rese subito conto come la situazione fosse aggravata dall' "inesistenza" della sanità militare. Questa esperienza lo colpì profondamente per cui decise di raccontarla in un testo divenuto poi fondamentale, “Un souvernir de Solferino”, oggi tradotto in più di 20 lingue. Da qui nacque l’idea di Dunant di creare una squadra di infermieri volontari preparati la cui opera potesse dare un apporto fondamentale alla sanità militare: la Croce Rossa.
Dal Convegno di Ginevra del 1863 nacquero le società nazionali di Croce Rossa, la quinta a formarsi fu quella italiana
La Croce Rossa Italiana è iscritta di diritto nella sezione organizzazioni di volontariato del registro unico nazionale del Terzo settore, inoltre attraverso il Corpo militare volontario Cri e il Corpo delle Infermiere volontarie Cri svolge attività ausiliaria delle Forze Armate, in Italia ed all’estero, sia in tempo di pace che in tempo di guerra. L’obiettivo principale della Croce Rossa Italiana è quello di prevenire ed alleviare la sofferenza in maniera imparziale, senza distinzione di nazionalità, razza, sesso, credo religioso, lingua, classe sociale o opinione politica, contribuendo al mantenimento e alla promozione della dignità umana e di una cultura della non violenza e della pace.
In previsione della Giornata mondiale abbiamo parlato con il Presidente della Croce Rossa di Firenze Lorenzo Andreoni che ci ha parlato della gestione di questi giorni di emergenza.
Quali sono le attività principali in cui siete coinvolti al momento?
“Questi giorni sono stati molto impegnativi dal punto di vista organizzativo. Abbiamo attualmente su Firenze circa 1000 soci volontari a cui si aggiungono i 200 volontari temporanei che hanno risposto alla nostra chiamata, un grande segno di solidarietà.
Le attività sanitarie sono state impegnative, in particolare nelle fasi salienti del contagio epidemico, in cui abbiamo collaborato con i servizi del 118 e abbiamo formato i nostri volontari con videolezioni anche per formazione a distanza.
Nel mese di marzo abbiamo, inoltre, inviato una delle nostre ambulanze a Bergamo per supportare le attività nella fase di emergenza. Fondamentale, è poi la parte di sostegno alla Protezione Civile: pre-triage, distribuzione mascherine, consegna pasti a domicilio alle persone in quarantena.
Per quanto riguarda la parte socio- assistenziale ci occupiamo di spesa a domicilio per gli over 65, grazie alla gestione del numero verde Cri per le persone, consegna farmaci urgenti e pacchi alimentari per persone bisognose. In questi giorni le richieste aumentano velocemente e ad oggi seguiamo giù 150 famiglie in ristrettezze economiche. Siamo presenti anche nelle operazioni di prevenzione sanitaria all’albergo popolare e nelle attività di supporto screening nella consegna dei buoni spesa.”
Ci sono attività particolari da segnalare, frutto dell’eccezionalità della situazione, con cui vi siete confrontati in questi giorni?
“Un servizio particolare con cui ci siamo confrontati è quello di accoglienza e dog sitting gratuiti con cui grazie all’unità cinofila, e ai tanti volontari, ci occupiamo degli animali dei cittadini contagiati o in quarantena insieme al Parco degli animali. Questo servizio è legato all’eccezionalità che porta con sé un’emergenza di questo tipo. Basti pensare quanto possa essere importante per le persone sole sapere che c’è qualcuno che può prendersi cura anche del proprio animale. Per chi fosse interessato ricordiamo che basta telefonare al Parco degli animali al numero 0557352018 (in orario di ufficio tutte le mattine dal lunedì al sabato; martedì e giovedì anche di pomeriggio) oppure direttamente al nostro Comitato al numero 0552744241 dalle 8 alle 20 tutti i giorni.
Altra importante iniziativa da segnalare è quella del Restoring Family Link, ovvero un'attività che il Movimento Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa svolge normalmente in tutto il mondo per ristabilire, mantenere e preservare i legami familiari, o per chiarire le sorti delle persone scomparse in situazioni particolari come quelle determinate da migrazioni internazionali o da guerre. In questo contesto emergenziale è stato eccezionalmente ri-adattato alle esigenze di chi ha perso i contatti coi familiari per colpa del Coronavirus: si può intervenire in caso di trasferimento in ospedale, se il paziente è privo di cellulare o di batteria per la ricarica o dei recapiti di familiari da contattare per qualunque evenienza; per anziani soli, che hanno bisogno di parlare col proprio congiunto ricoverato possono essere messi a disposizione dispositivi digitali per videochiamate o cose così; se si sono persi i contatti coi familiari per la quarantena o il ricovero in ospedale, possiamo aiutare a trovarli ovunque essi siano. Purtroppo nel contesto legato all’emergenza Covid-19, si assiste spesso all’interruzione dei contatti tra familiari in conseguenza del contagio o delle misure volte a prevenirlo, per ricoveri, quarantene, o addirittura decessi e il nostro servizio è utile per evitare o arginare tutte queste situazioni.”
Di cosa pensa che ci sarà più bisogno nel futuro nella gestione di questa situazione?
“Penso che ci sarà bisogno prima di tutto di senso di comunità. In questi giorni siamo stati inondati da questa forte consapevolezza. Il lavoro dei nostri volontari ha fatto la differenza per tante persone, e questo è stato uno stimolo per tanti. Abbiamo ricevuto donazioni per sostenere le attività, mascherine, pacchi alimentari, pranzi cucinati dai ristoratori per i nostri volontari.
Tutta questa solidarietà deve rimanere viva perché sarà fondamentale per oltrepassare un futuro non facile per tutti noi, associazioni comprese. Cerchiamo e cercheremo il modo di stare vicino alle persone per sostenerle. Lo facciamo con le attività sul territorio, ma anche sui nostri social dove raccontiamo le storie dei giovani volontari e facciamo tutorial e dirette aperte a tutti per divulgare informazioni utili ai cittadini.”
Foto di Michele Squillantini - Croce Rossa Firenze