La vostra associazione svolge attività di protezione civile, intervenendo nella ricerca di persone disperse con l’ausilio di unità cinofile. Come scegliete e addestrate i cani?
Il cane da addestrare è scelto in base a caratteristiche fisiche e psichiche. Il cane ‘ideale’ deve essere di media taglia, deve avere una buona tempra, essere sociale, docile e curioso. La curiosità è la caratteristica principale di un buon cane da ricerca. La razza invece è secondaria. L’addestramento alterna esercizi di obbedienza, palestra e simulazioni per la ricerca di persone sia in superficie che su macerie. E poi prevede prove che variano in base all’attività che l’animale intraprende. II cane che svolge attività di ricerca in superficie viene addestrato in ampi spazi (montagna, boschi). Il cane che, invece, sarà destinato alla ricerca tra le macerie si allena in campi predisposti ad hoc. La ricerca su macerie è tra le più difficili: il cane deve essere abituato ad ignorare le azioni di disturbo, come sirene, polveri, rumori improvvisi, ecc.
Può darci qualche dato sulla vostra attività?
L’associazione si è costituita nel 2003 e da allora abbiamo formato 11 cani da soccorso, su superficie e macerie. I volontari sono una ventina. La finalità della nostra associazione è di portare soccorso alle persone con l'indispensabile aiuto dei nostri amici a 4 zampe.
Siamo abituati a pensare al lavoro dei volontari come ad un lavoro ‘umano’, mentre nel vostro caso il lavoro dei cani è importante tanto quanto quello umano, anzi forse di più... Che significa svolgere attività di volontariato, in particolare di soccorso, con l’aiuto di un cane?
Per noi il cane non è solo il mezzo che ci permette di ritrovare il disperso ma è un compagno di lavoro e un amico. Cerchiamo di capirne ogni segnale perché un impercettibile dimenar di coda o un uggiolio sommesso possono significare che ci troviamo in prossimità della persona che stiamo cercando. Un cane ben addestrato, coadiuvato da un conduttore preparato, può fare la differenza. Fin da cucciolo occorre, però, valutarne il carattere e insegnargli che la ricerca e il ritrovamento di un disperso saranno fonte di coccole, gioco e pappa. Un buon conduttore deve avere conoscenze di psicologia canina e pronto soccorso veterinario, deve sapersi muovere su ogni tipo di terreno ma ingrediente fondamentale è la passione e l'amore per il cane.
A breve avrà inizio il corso “Volontari a quattro zampe”, uno dei progetti vincitori del bando Cesvot dedicato alla formazione. Quali sono gli obiettivi del corso?
Il corso è volto alla formazione e all’aggiornamento di volontari che svolgono attività di protezione civile come unità cinofila o figuranti per attività di ricerca dispersi in superficie. Al termine del corso i partecipanti saranno in grado di stimolare il cane alla ricerca e alla segnalazione; sapranno comprendere il momento in cui il cane individua o perde la traccia oppure se è stanco o sottoposto a stress.
Nel 2009 siete stati anche a L’Aquila… cosa vi ha lasciato quell’esperienza?
Siamo stati tutti molto coinvolti emotivamente, nessuno di noi aveva mai vissuto, fortunatamente, una situazione simile. L’essere sul luogo della calamità ci ha coinvolti a tal punto da non farci sentire i disagi e la stanchezza, volevamo con tutte le nostre forze essere solo di aiuto a chi in quel momento erano in forte difficoltà.
Centro Cinofilo Toscano Grande Lupo Cani da Soccorso
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