Crescono in Toscana i volontari civici. Sono, infatti, sempre più numerosi i Comuni che hanno adottato Regolamenti per disciplinare le attività di volontariato civico e creato Albi per volontari civici e cittadini attivi. Tra questi i Comuni di Massa, Roccastrada, Campi Bisenzio, Rapolano, Pieve a Nievole, Bagni di Lucca, Gavorrano e Poggio a Caiano. Qui il Comune ha recentemente istituito la Giornata dei volontari, in occasione della quale sarà dato un riconoscimento a tutti coloro che hanno svolto attività di volontariato civico e sarà premiato il “volontario dell’anno”.
E poi sei Comuni hanno adottato il Regolamento sull'amministrazione condivisa dei beni comuni, uno strumento innovativo messo a punto da Labsus - Laboratorio per la Sussidiarietà che offre ad amministrazioni locali e cittadini i lineamenti essenziali per attivare forme di partecipazione alla cura della città, veri e propri “patti di cittadinanza” per amministrare in modo condiviso i beni urbani.
Altri Comuni hanno invece optato per il cosiddetto "baratto amministrativo" (introdotto nel 2014 con il decreto legge 133 "Sblocca Italia"), grazie al quale chi svolge attività di volontariato civico può benificiare di sconti sulle tasse comunali, come ad esempio succede a Massarosa, primo Comune in Italia ad attivare questo strumento. Ma sono molti i cittadini pronti a dedicare tempo ed energie alla cura della propria città senza ricevere nulla in cambio.
Come i 12 abitanti di Montelupo Fiorentino che hanno risposto al bando per volontari civici promosso dal Comune. Un gruppo eterogeneo composto da 7 uomini e 5 donne con un’età che va da 18 a 76 anni. Si tratta di persone che hanno provenienza e formazione molto diverse. Anche la disponibilità data da ciascun volontario è molto varia e riflette esigenze personali: da poche ore settimanali a tanto tempo.
"Io vò", questo il nome del progetto che riprende un modo di dire molto comune in Toscana a sottolineare il tono 'amichevole' del bando, nasce in realtà nel novembre 2014 quando il Comune di Montelupo approva il "Regolamento comunale per la valorizzazione delle attività di volontariato”. Da qui la pubblicazione del bando aperto a tutti i cittadini di Montelupo dai 16 anni in su che abbiano voglia di dedicare un po' di tempo ed energie alla cura e alla valorizzazione della propria città.
Scaduto lo scorso 15 dicembre, il bando prevede che i cittadini svolgano la propria attività di volontari a titolo gratuito e senza in alcun modo sostituirsi ai dipendenti comunali. L’impegno massimo previsto è di 18 ore settimanali e ovviamente le spese di assicurazione sono a carico del Comune, così come le attività di formazione previste.
L’intento, come si legge sul sito del Comune di Montelupo, "è quello di favorire la partecipazione dei cittadini alla vita pubblica di Montelupo e lo sviluppo di un atteggiamento resiliente nella popolazione. Non solo, l’idea nasce anche come risposta alla richiesta di tutti coloro che desiderano mettersi a servizio della comunità, pur non volendo aderire ad un’associazione strutturata".
Perchè, come spiega il sindaco Paolo Masetti, "fare parte della comunità vuol dire in qualche modo impegnarsi un po’ per renderla migliore. Lo si può fare in tanti modi e ognuno sceglie quello più idoneo ai propri interessi, al proprio tempo e alle proprie passioni. Come amministrazione comunale abbiamo lanciato una proposta che trae spunto da esperienza simili come gli 'angeli del bello', ma che poi abbiamo calato nella realtà di Montelupo. Sono convinto che lavorare per la città sia un modo per appassionarsi maggiormente a quella che, con un temine non bellissimo, viene definita 'cosa pubblica', mostrando ad esempio una maggiore attenzione ai luoghi e ai dettagli, e non solo nelle ore di attività come volontario/a. Il progetto Io Vò è un modo per promuovere una partecipazione attiva nei nostri cittadini. Ringrazio ciascuno dei volontari che hanno scelto di dedicare un po’ del loro tempo a Montelupo, una scelta non scontata e auspico che quando riapriremo il bando a loro si aggiungeranno altre persone".
Nella domanda di partecipazione i cittadini hanno dovuto scegliere uno dei tre ambiti di intervento: custodi della memoria (attività di valorizzazione della memoria), cittadini attivi (piccole manutenzioni e presidio del territorio), ambasciatori della città (attività culturali). Tre diversi ambiti ma un unico denominatore comune: la valorizzazione della città e la riscoperta di eventi e luoghi simbolo di Montelupo.
Dei 12 volontari che hanno risposto alla chiamata del Comune, 8 saranno impiegati in progetti culturali (biblioteca, museo, turismo), 2 in iniziative per la valorizzazione della memoria e 2 in lavori pubblici. Una curiosità: le due persone che hanno scelto di dedicarsi ai lavori di manutenzione sono entrambe donne. Anche le due persone che hanno preferito concentrarsi sulla valorizzazione della memoria vengono da percorsi diversi: una è una laureanda in storia, l'altra è una volontaria con anni di esperienza nel settore pubblico che sarà coinvolta nelle interviste a testimoni di eventi storici significativi per la comunità di Montelupo.