Il volontariato ha sempre saputo dar vita ad esperienze capaci di coniugare produttività e responsabilità sociale, economia e solidarietà. E’ il caso dell’agricoltura sociale che in Toscana vede numerose attività messe in campo dalle associazioni sia in modo diretto che in collaborazione con altri soggetti del terzo settore, dell’imprenditoria e delle istituzioni.
Trasformare le risorse della terra, i saperi contadini, gli ambienti rurali (ma anche quelli urbani e periurbani, vedi gli orti sociali) in opportunità di socializzazione, formazione, riabilitazione socio-terapeutica e inserimento lavorativo per persone a ‘bassa contrattualità’, come persone con disabilità, giovani a rischio, ex detenuti, tossicodipendenti… Questo è l’obiettivo dei tanti progetti di agricoltura sociale attivati dal volontariato toscano. Progetti importanti che possono crescere ancora grazie al lavoro di rete, allo scambio di buone prassi, alla sinergia con tutti gli attori del territorio.
Nel corso di questi anni Cesvot ha finanziato alcuni significativi progetti di agricoltura sociale (leggi “Fattorie sociali”) ed ha potuto vederne le potenzialità e le buone realizzazioni ma anche il rischio che il potente spirito di iniziativa delle associazioni possa restare isolato e perdere a poco a poco il suo grande valore sociale ed economico.
Ecco allora che Cesvot ha avviato nella primavera di quest’anno un progetto per sostenere le associazioni di volontariato attive nell’agricoltura sociale. Siamo partiti con una rilevazione delle esperienze attive in Toscana diffondendo un questionario, elaborato dall’equipe del prof. Francesco Di Iacovo dell’Università di Pisa, a cui ad oggi hanno risposto 36 associazioni.
La seconda fase, ancora in corso, prevede invece il coinvolgimento delle associazioni toscane in 3 focus group, grazie ai quali si possa arrivare alla costruzione di “Linee guida per l’azione delle organizzazioni di volontariato nell’ambito dell’agricoltura sociale”. Il primo focus group si è tenuto a Firenze il 10 luglio scorso al quale hanno partecipato 11 associazioni.
Entrambe queste azioni vogliono fornire strumenti e metodologie innovative di supporto alle associazioni per la creazione di reti territoriali e per il potenziamento delle pratiche di agricoltura sociale su scala regionale. Ma non solo. L’obiettivo finale è promuovere la costruzione di una Rete del volontariato toscano per agricoltura sociale, che possa facilitare lo scambio di esperienze e le relazioni tra tutti i soggetti portatori di pratiche di agricoltura sociale.
A fine anno Cesvot presenterà i primi esiti del percorso, rendendo pubblici i risultati dell’indagine e le buone pratiche attive in Toscana. Nel frattempo invitiamo tutte le associazioni interessate a partecipare inviando proposte, compilando il questionario e partecipando ai prossimi focus group che si terranno il 25 settembre e il 12 novembre. Vi aspettiamo!
Trasformare le risorse della terra, i saperi contadini, gli ambienti rurali (ma anche quelli urbani e periurbani, vedi gli orti sociali) in opportunità di socializzazione, formazione, riabilitazione socio-terapeutica e inserimento lavorativo per persone a ‘bassa contrattualità’, come persone con disabilità, giovani a rischio, ex detenuti, tossicodipendenti… Questo è l’obiettivo dei tanti progetti di agricoltura sociale attivati dal volontariato toscano. Progetti importanti che possono crescere ancora grazie al lavoro di rete, allo scambio di buone prassi, alla sinergia con tutti gli attori del territorio.
Nel corso di questi anni Cesvot ha finanziato alcuni significativi progetti di agricoltura sociale (leggi “Fattorie sociali”) ed ha potuto vederne le potenzialità e le buone realizzazioni ma anche il rischio che il potente spirito di iniziativa delle associazioni possa restare isolato e perdere a poco a poco il suo grande valore sociale ed economico.
Ecco allora che Cesvot ha avviato nella primavera di quest’anno un progetto per sostenere le associazioni di volontariato attive nell’agricoltura sociale. Siamo partiti con una rilevazione delle esperienze attive in Toscana diffondendo un questionario, elaborato dall’equipe del prof. Francesco Di Iacovo dell’Università di Pisa, a cui ad oggi hanno risposto 36 associazioni.
La seconda fase, ancora in corso, prevede invece il coinvolgimento delle associazioni toscane in 3 focus group, grazie ai quali si possa arrivare alla costruzione di “Linee guida per l’azione delle organizzazioni di volontariato nell’ambito dell’agricoltura sociale”. Il primo focus group si è tenuto a Firenze il 10 luglio scorso al quale hanno partecipato 11 associazioni.
Entrambe queste azioni vogliono fornire strumenti e metodologie innovative di supporto alle associazioni per la creazione di reti territoriali e per il potenziamento delle pratiche di agricoltura sociale su scala regionale. Ma non solo. L’obiettivo finale è promuovere la costruzione di una Rete del volontariato toscano per agricoltura sociale, che possa facilitare lo scambio di esperienze e le relazioni tra tutti i soggetti portatori di pratiche di agricoltura sociale.
A fine anno Cesvot presenterà i primi esiti del percorso, rendendo pubblici i risultati dell’indagine e le buone pratiche attive in Toscana. Nel frattempo invitiamo tutte le associazioni interessate a partecipare inviando proposte, compilando il questionario e partecipando ai prossimi focus group che si terranno il 25 settembre e il 12 novembre. Vi aspettiamo!