“Talvolta le persone sono come luoghi, possono essere abitati o sentire l’abbandono” scrivono gli artisti dell’associazione Tra i Binari di San Miniato appena lanciato il progetto “Storie alla cornetta”, ed è proprio questo il motivo per cui hanno immaginato un modo di riempire quell’abbandono.
Francesco Mugnari, presidente dell’associazione di promozione sociale Tra i binari, racconta come nonostante i numerosi progetti rinviati a causa della pandemia di Covid-19, sin dai primi giorni tutti i volontari dell’associazione siano stati pervasi da quella che definisce una reale “iperattività”, una furia creativa per trovare soluzioni.
“Come persone di teatro abbiamo bisogno della compresenza del pubblico, del contatto con le persone e per questo riflettendo su questa pausa imposta ci siamo immaginati come stare vicino agli altri nonostante le distanze e come continuare a raccogliere storie presenti, testimonianze vive”.
“Storie alla cornetta” è un progetto di ascolto telefonico dedicato alle persone anziane e a chiunque soffra una condizione di solitudine e di isolamento in questi giorni. I volontari di Tra i binari, suddivisi per turni, sono pronti a raccogliere le telefonate delle persone per tutta la settimana. Trovate qui tutte le informazioni e i numeri da contattare.
“Non solo vogliamo rompere l’isolamento forzato di chi in questi giorni si sente solo più che mai ma vogliamo anche raccogliere storie e memoria di persone che hanno attraversato la guerra, che vogliono condividere memoria storica e memoria affettiva. In questi giorni spesso sentiamo utilizzare la parola “guerra” ma quella che viviamo oggi è un’emergenza sanitaria. Ci sembra fondamentale anche l’attenzione al linguaggio per creare consapevolezza e solidarietà” spiega Mugnari.
Le “Storie alla cornetta” si affiancano al progetto “Reazioni poetiche”. Tra poesie scritte con gessetti colorati sulla strada davanti casa, letture e musica condivisa dai tetti e dai balconi, Tra i binari è entrata in contatto con tante associazioni italiane ed europee, ed è stata anche segnalata da un video del New York Times tra le tante iniziative create in tutto il mondo per combattere paura e solitudine.
“Il lato social si è legato alla performance del momento, così il nostro teatro è diventato la valle di San Miniato fuori dal balcone ma anche lo schermo dello smartphone di chi era più lontano, il nostro obiettivo è quello di collegare le persone” conclude Francesco Mugnari.