Condividere progetti, obiettivi e risorse per farsi sentire. E' nata così, dalla voce delle stesse associazioni Volontari, rompiamo il silenzio... mettiamoci in gioco! la nuova iniziativa della Delegazione del Cesvot di Prato. Un articolato progetto che ha preso il via l'8 ottobre e che si svolge in vari spazi del territorio di Prato e provincia.
Tredici, tra laboratori e workshop, gli appuntamenti ideati per favorire la conoscenza reciproca e stimolare le capacità di relazione tra le associazioni del territorio. Da tempo, infatti, era emerso da parte delle associazioni la necessità di riflettere sul tema della solitudine, sulla mancanza di strumenti da parte dei volontari per comunicare sia all'esterno sia tra le varie realtà del territorio; questo progetto rappresenta una risposta a quei bisogni.
L'iniziativa, patrocinata dalla Provincia di Prato e da tutti i Comuni del territorio, soprattutto nella fase di elaborazione ha messo in pratica quel concetto di rete che troppo spesso rimane astratto. Il calendario dei laboratori è nato proprio dal confronto diretto con i volontari che nei vari incontri hanno avuto anche l'occasione di conoscersi e conoscere le attività degli altri: così è nato un progetto condiviso sia negli obiettivi sia nelle risorse.
Fino al 25 febbraio 2012 sono in programma workshop e laboratori studiati per migliorare le relazioni e la capacità comunicativa dei volontari. Attraverso l’uso di vari strumenti comunicativi, l’idea è quella di offrire modalità adeguate per ascoltare ed ascoltarsi, per informare e informarsi, sperimentando nuovi sistemi di comunicazione.
Due i percorsi individuati per riflettere sul tema della solitudine: la comunicazione interna con attività per programmare e realizzare una comunicazione più efficace e adeguata e quella interna, con incontri volti a favorire l’ascolto, l’espressione e la consapevolezza di sé. Tanti gli strumenti espressivi con i quali si confronteranno i volontari: dall'autobiografia al ballo, dalla ceramica al disegno.
Un altro aspetto da sottolineare, infatti, è proprio la varietà dei temi e degli approcci e il fatto che l’iniziativa è pensata per qualunque tipo di volontario e volontariato.
A marzo 2012 l'evento finale del progetto con una due giorni di eventi a Officina Giovani. Organizzeremo una mostra dei lavori prodotti all’interno dei laboratori e poi concerti e musica rap. Insomma le associazioni avranno l'opportunità di mettere in pratica quanto acquisito in questi mesi e individuare la modalità migliore per farsi conoscere alla cittadinanza e agli altri volontari.
I laboratori che abbiamo appena avviato hanno già riscosso un grande successo sia di partecipazione che di soddisfazione. Questo ci lascia ben sperare. Ci auguriamo, infatti, di essere sulla buona strada per rispondere ad alcuni degli interrogativi posti dalle associazioni. La speranza è anche di riuscire ad aprire degli spazi di scambio e confronto reale che ci permettano sempre più di “avere il polso” del volontariato pratese.
Michela Buongiovanni è presidente della Delegazione Cesvot di Prato.
Tredici, tra laboratori e workshop, gli appuntamenti ideati per favorire la conoscenza reciproca e stimolare le capacità di relazione tra le associazioni del territorio. Da tempo, infatti, era emerso da parte delle associazioni la necessità di riflettere sul tema della solitudine, sulla mancanza di strumenti da parte dei volontari per comunicare sia all'esterno sia tra le varie realtà del territorio; questo progetto rappresenta una risposta a quei bisogni.
L'iniziativa, patrocinata dalla Provincia di Prato e da tutti i Comuni del territorio, soprattutto nella fase di elaborazione ha messo in pratica quel concetto di rete che troppo spesso rimane astratto. Il calendario dei laboratori è nato proprio dal confronto diretto con i volontari che nei vari incontri hanno avuto anche l'occasione di conoscersi e conoscere le attività degli altri: così è nato un progetto condiviso sia negli obiettivi sia nelle risorse.
Fino al 25 febbraio 2012 sono in programma workshop e laboratori studiati per migliorare le relazioni e la capacità comunicativa dei volontari. Attraverso l’uso di vari strumenti comunicativi, l’idea è quella di offrire modalità adeguate per ascoltare ed ascoltarsi, per informare e informarsi, sperimentando nuovi sistemi di comunicazione.
Due i percorsi individuati per riflettere sul tema della solitudine: la comunicazione interna con attività per programmare e realizzare una comunicazione più efficace e adeguata e quella interna, con incontri volti a favorire l’ascolto, l’espressione e la consapevolezza di sé. Tanti gli strumenti espressivi con i quali si confronteranno i volontari: dall'autobiografia al ballo, dalla ceramica al disegno.
Un altro aspetto da sottolineare, infatti, è proprio la varietà dei temi e degli approcci e il fatto che l’iniziativa è pensata per qualunque tipo di volontario e volontariato.
A marzo 2012 l'evento finale del progetto con una due giorni di eventi a Officina Giovani. Organizzeremo una mostra dei lavori prodotti all’interno dei laboratori e poi concerti e musica rap. Insomma le associazioni avranno l'opportunità di mettere in pratica quanto acquisito in questi mesi e individuare la modalità migliore per farsi conoscere alla cittadinanza e agli altri volontari.
I laboratori che abbiamo appena avviato hanno già riscosso un grande successo sia di partecipazione che di soddisfazione. Questo ci lascia ben sperare. Ci auguriamo, infatti, di essere sulla buona strada per rispondere ad alcuni degli interrogativi posti dalle associazioni. La speranza è anche di riuscire ad aprire degli spazi di scambio e confronto reale che ci permettano sempre più di “avere il polso” del volontariato pratese.
Michela Buongiovanni è presidente della Delegazione Cesvot di Prato.