La Delegazione Cesvot di Pistoia con la rassegna “Il teatro per il sociale 2011” ha voluto proseguire la positiva esperienza dello scorso anno. Abbiamo infatti sperimentato come il teatro possa essere uno strumento potente per sensibilizzare i cittadini, per avvicinare “le persone alle persone” attraverso la condivisione di emozioni.
Nella rassegna di quest’anno (Pistoia, Auditorium di Mèlos, 13 novembre - 5 dicembre), 5 compagnie teatrali hanno presentato le loro opere in collaborazione con 7 associazioni di volontariato realizzando, in alcuni casi, una perfetta sintonia tra tema trattato ed attività dell’associazione.
La Compagnia teatrale “G.A.D. Città di Pistoia”, in collaborazione con Associazione di Volontariato Italiana Malattia Alzheimer – Aima Pistoia, per esempio, ha presentato l’opera “Pagine strappate” di Aldo Cirri in cui il linguaggio del teatro ha decifrato, attraverso i sentimenti, quello della malattia. Grazie a questo spettacolo, abbiamo visto come l’amore sia capace di intessere dialoghi non verbali e come sia possibile stare accanto alla persona amata anche quando questa vive in uno stato vegetativo. Emblematico il titolo: il morbo di Alzheimer ‘strappa’ lentamente, pagina dopo pagina, la vita del malato finché non resta soltanto una sgualcita copertina.
Nel caso di “Solitudini celate. Oltre l’orizzonte… la luce”, la rappresentazione della compagnia “Il Rubino”, nasce da un percorso di scrittura collettiva di un gruppo di madri dell’associazione Oltre l’Orizzonte toccate dall’esperienza di disagio psichico dei propri figli. Racconta l’isolamento di chi vive il disagio mentale, la faticosa scoperta di un equilibrio, le lotte, in famiglia e ‘fuori’, alla ricerca di un collocamento nel tessuto sociale e quindi la ‘svolta’: la conquista di un posto di lavoro e di un tempo, quello delle giornate di una comunità, in cui il protagonista sente di non vivere più ai margini.
Nella rassegna abbiamo dato spazio anche al laboratorio teatrale “Il giardino dei semplici” della Croce d’oro Prato 1905 - sezione di Montale, in collaborazione con l’associazione Il sole Adp – Associazione Down Pistoia Onlus, che ha messo in scena la fiaba di Andersen “Cinque in un baccello” avendo come attori ragazzi con disabilità mentale e sindrome di down.
L’empatia che si è creata con il pubblico nel corso di tutta la rassegna ci ha confermato che il teatro non si limita a rispecchiare la realtà, ma, come spiega Eugenio Barba, fondatore dell’Odin Teatret, “è una scheggia di vita conficcata nel costato dello spettatore e che l’accompagnerà negli anni. Lo spettacolo, come un insetto, si installa nell’intimo dello spettatore, gli rosicchia il metabolismo psichico, mentale, affettivo, si muta in memoria…”.
Michela Lombardi
Segretario Delegazione Cesvot di Pistoia
Nella rassegna di quest’anno (Pistoia, Auditorium di Mèlos, 13 novembre - 5 dicembre), 5 compagnie teatrali hanno presentato le loro opere in collaborazione con 7 associazioni di volontariato realizzando, in alcuni casi, una perfetta sintonia tra tema trattato ed attività dell’associazione.
La Compagnia teatrale “G.A.D. Città di Pistoia”, in collaborazione con Associazione di Volontariato Italiana Malattia Alzheimer – Aima Pistoia, per esempio, ha presentato l’opera “Pagine strappate” di Aldo Cirri in cui il linguaggio del teatro ha decifrato, attraverso i sentimenti, quello della malattia. Grazie a questo spettacolo, abbiamo visto come l’amore sia capace di intessere dialoghi non verbali e come sia possibile stare accanto alla persona amata anche quando questa vive in uno stato vegetativo. Emblematico il titolo: il morbo di Alzheimer ‘strappa’ lentamente, pagina dopo pagina, la vita del malato finché non resta soltanto una sgualcita copertina.
Nel caso di “Solitudini celate. Oltre l’orizzonte… la luce”, la rappresentazione della compagnia “Il Rubino”, nasce da un percorso di scrittura collettiva di un gruppo di madri dell’associazione Oltre l’Orizzonte toccate dall’esperienza di disagio psichico dei propri figli. Racconta l’isolamento di chi vive il disagio mentale, la faticosa scoperta di un equilibrio, le lotte, in famiglia e ‘fuori’, alla ricerca di un collocamento nel tessuto sociale e quindi la ‘svolta’: la conquista di un posto di lavoro e di un tempo, quello delle giornate di una comunità, in cui il protagonista sente di non vivere più ai margini.
Nella rassegna abbiamo dato spazio anche al laboratorio teatrale “Il giardino dei semplici” della Croce d’oro Prato 1905 - sezione di Montale, in collaborazione con l’associazione Il sole Adp – Associazione Down Pistoia Onlus, che ha messo in scena la fiaba di Andersen “Cinque in un baccello” avendo come attori ragazzi con disabilità mentale e sindrome di down.
L’empatia che si è creata con il pubblico nel corso di tutta la rassegna ci ha confermato che il teatro non si limita a rispecchiare la realtà, ma, come spiega Eugenio Barba, fondatore dell’Odin Teatret, “è una scheggia di vita conficcata nel costato dello spettatore e che l’accompagnerà negli anni. Lo spettacolo, come un insetto, si installa nell’intimo dello spettatore, gli rosicchia il metabolismo psichico, mentale, affettivo, si muta in memoria…”.
Michela Lombardi
Segretario Delegazione Cesvot di Pistoia