Quando abbiamo deciso di dedicare un numero del mensile alla “questione giovani” è stata immediata la preoccupazione di non scadere nella banalità: l'uso di stereotipi su questo argomento è così frequente che è innanzitutto necessario definire bene di che cosa vogliamo parlare.
Per noi, che lavoriamo ogni giorno insieme alle associazioni di volontariato, è sembrato innanzi tutto importante offrire una ricognizione dei progetti e degli interventi che sia pubblico che privato sociale stanno attivando in merito, perché anche l'agenda della politica, almeno in Toscana, pare aver inserito le politiche giovanili nella scala delle priorità.
La Regione Toscana ha infatti varato il progetto “Giovani, sì”, un piano di investimenti per 335milioni di euro da qui al 2013. I punti salienti del progetto li ha descritti il Governatore Enrico Rossi alla stampa il 10 aprile scorso: “a chi vive ancora con i genitori, ed in Toscana sono il 30% degli under 34, daremo per tre anni un contributo all'affitto ma anche aiuti per l'acquisto della prima casa. Faremo ciò che ogni Governo serio dovrebbe fare: concederemo contributi mensili a chi frequenterà stages post laurea o per l'inserimento al lavoro. Offriremo contributi alle imprese che assumeranno laureati. Favoriremo l'imprenditoria giovanile tramite la nostra finanziaria regionale e forniremo garanzie e credito a chi vorrà avviare uno studio professionale o un'impresa”.
Il Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato dal canto suo ha attivato “Dammi spazio” un progetto volto a favorire l'incontro dei giovani con il volontariato per contribuire alla crescita della cultura della solidarietà valorizzando il protagonismo e l'apporto delle nuove generazioni.
Perché al di là dei luoghi comuni i giovani che si dedicano al volontariato e fanno cittadinanza attiva stanno aumentando. Secondo l'Istat è dell'11,8% la percentuale dei 18 e 19enni che nel 2010 hanno fatto volontariato contro l'8,4% dei loro coetanei del 1999. Tra i 20 e i 24 anni erano 8,8 giovani su cento a fare volontariato contro gli 11,2 del 2010.
Il Cesvot, per il 2011 Anno Europeo del Volontariato, ha inserito nella sua programmazione l'Area Giovani stanziando oltre 300mila euro. In particolare, prosegue il progetto Scuola e Volontariato che in sette anni ha coinvolto 571 scuole superiori e 2238 associazioni; verranno sostenuti, anche economicamente, quei progetti delle associazioni che abbiano come scopo quello di favorire la partecipazione giovanile; è previsto un percorso specifico di formazione per facilitare il ricambio generazionale; verrà sostenuto e promosso il Servizio civile regionale grazie ad un progetto specifico con Crescit e Regione Toscana; è stato attivato il progetto Servizio Volontario Europeo.
Sono tutti interventi importanti che, se svolti in maniera seria e non occasionale, potranno anche contribuire a diminuire la distanza enorme che pare esserci fra i giovani e le istituzioni.
Per noi, che lavoriamo ogni giorno insieme alle associazioni di volontariato, è sembrato innanzi tutto importante offrire una ricognizione dei progetti e degli interventi che sia pubblico che privato sociale stanno attivando in merito, perché anche l'agenda della politica, almeno in Toscana, pare aver inserito le politiche giovanili nella scala delle priorità.
La Regione Toscana ha infatti varato il progetto “Giovani, sì”, un piano di investimenti per 335milioni di euro da qui al 2013. I punti salienti del progetto li ha descritti il Governatore Enrico Rossi alla stampa il 10 aprile scorso: “a chi vive ancora con i genitori, ed in Toscana sono il 30% degli under 34, daremo per tre anni un contributo all'affitto ma anche aiuti per l'acquisto della prima casa. Faremo ciò che ogni Governo serio dovrebbe fare: concederemo contributi mensili a chi frequenterà stages post laurea o per l'inserimento al lavoro. Offriremo contributi alle imprese che assumeranno laureati. Favoriremo l'imprenditoria giovanile tramite la nostra finanziaria regionale e forniremo garanzie e credito a chi vorrà avviare uno studio professionale o un'impresa”.
Il Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato dal canto suo ha attivato “Dammi spazio” un progetto volto a favorire l'incontro dei giovani con il volontariato per contribuire alla crescita della cultura della solidarietà valorizzando il protagonismo e l'apporto delle nuove generazioni.
Perché al di là dei luoghi comuni i giovani che si dedicano al volontariato e fanno cittadinanza attiva stanno aumentando. Secondo l'Istat è dell'11,8% la percentuale dei 18 e 19enni che nel 2010 hanno fatto volontariato contro l'8,4% dei loro coetanei del 1999. Tra i 20 e i 24 anni erano 8,8 giovani su cento a fare volontariato contro gli 11,2 del 2010.
Il Cesvot, per il 2011 Anno Europeo del Volontariato, ha inserito nella sua programmazione l'Area Giovani stanziando oltre 300mila euro. In particolare, prosegue il progetto Scuola e Volontariato che in sette anni ha coinvolto 571 scuole superiori e 2238 associazioni; verranno sostenuti, anche economicamente, quei progetti delle associazioni che abbiano come scopo quello di favorire la partecipazione giovanile; è previsto un percorso specifico di formazione per facilitare il ricambio generazionale; verrà sostenuto e promosso il Servizio civile regionale grazie ad un progetto specifico con Crescit e Regione Toscana; è stato attivato il progetto Servizio Volontario Europeo.
Sono tutti interventi importanti che, se svolti in maniera seria e non occasionale, potranno anche contribuire a diminuire la distanza enorme che pare esserci fra i giovani e le istituzioni.