Sessant'anni fa, a Roma, con la firma dei Trattati sono state gettate le basi dell'Europa così come la conosciamo oggi. I trattati di Roma hanno istituito un mercato comune nel quale le persone, i beni, i servizi e i capitali possono circolare liberamente e hanno creato presupposti di prosperità e stabilità per i cittadini europei.
Negli anni l’Unione Europea si è attivata in numerosi settori, anche sociali, programmando delle specifiche azioni e interventi. Eccone alcuni:
- Aiuti umanitari e protezione civile
L'Unione europea è impegnata ad aiutare in tutto il mondo le vittime delle calamità naturali e delle catastrofi causate dall'uomo. Ogni anno aiuta oltre 120 milioni di persone. L'UE e i suoi Stati membri rappresentano, insieme, il primo donatore di aiuti umanitari del mondo. Eppure, gli aiuti erogati dall'UE ammontano a meno dell'1% del bilancio annuale totale dell'Unione, pari a poco più di 2 euro per cittadino europeo.
Dal 1992 l'UE fornisce aiuti umanitari in più di 140 paesi. Il bilancio annuale per tali operazioni ammonta attualmente a meno di 1 miliardo di euro. Nonostante un bilancio limitato, l'UE aiuta ogni anno circa 120 milioni di persone. (dati europa.eu) - Tutela ambientale
Nell'ottobre 2014 i leader dell'UE hanno concordato nuovi obiettivi in materia di clima ed energia per il 2030, tra cui: una riduzione di (almeno) il 40% delle emissioni di gas serra rispetto ai livelli del 1990, una quota minima del 27% di energia da fonti rinnovabili e un miglioramento minimo del 27% dell'efficienza energetica. - Diritti umani
L'Unione europea si è assunta l'impegno di promuovere e tutelare i diritti umani, la democrazia e lo Stato di diritto in tutto il mondo.
La politica dell'UE punta a: - promuovere i diritti delle donne, dei bambini, delle minoranze e degli sfollati
- combattere la pena di morte, la tortura, la tratta di esseri umani e le discriminazioni
- difendere i diritti civili, politici, economici, sociali e culturali
- difendere la natura universale e indivisibile dei diritti umani, in piena e attiva collaborazione con i paesi partner, le organizzazioni internazionali o regionali e gruppi e associazioni a tutti i livelli della società civile.
- Affari sociali
L'UE promuove la sicurezza sociale e l'integrazione erogando e coordinando finanziamenti per aiutare i paesi membri a investire nelle persone - in settori come l'assistenza all'infanzia, l'assistenza sanitaria, la formazione, l'accessibilità delle infrastrutture, l'orientamento nella ricerca di un lavoro - nonché a riformare i loro sistemi di sicurezza sociale. La strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e solidale fissa alcuni obiettivi, compreso quello di far uscire almeno 20 milioni di persone dalla povertà e dall'emarginazione e quello di aumentare al 75% il tasso di occupazione della popolazione in età lavorativa (20-64 anni). - Cooperazione allo sviluppo
Nel 2013 gli aiuti allo sviluppo dell'UE – provenienti sia dai fondi europei che dai bilanci nazionali dei paesi membri – sono ammontati a 56,2 miliardi di euro. Si tratta dello 0,43% del reddito nazionale lordo (RNL) dell'UE. I paesi dell'UE si sono impegnati a raggiungere l'obiettivo dello 0,7% del RNL entro il 2015. (dati Europa.eu) - Il volontariato dei giovani
Si può aderire al Corpo europeo di solidarietà dai 18 fino a 30 anni. E’ prevista un'ampia gamma di progetti, connessi ad esempio alla prevenzione delle catastrofi naturali o alla ricostruzione a seguito di una calamità, all'assistenza nei centri per richiedenti asilo o a problematiche sociali di vario tipo nelle comunità.
Lo SVE (Servizio Volontario Europeo) è un programma di volontariato internazionale finanziato dalla Commissione Europea che permette a tutti i giovani legalmente residenti in Europa di età compresa tra i 17 e i 30 anni, di svolgere un’esperienza di volontariato internazionale presso un’organizzazione o un ente pubblico in Europa e nei Paesi dell’area Euromediterranea e del Caucaso per un periodo che va dalle 3 settimane ai 12 mesi. E’ molto simile al Servizio Civile Internazionale.