Conoscere, stimolare o comunque entrare in contatto con quelle realtà associative che risultavano sì aderenti al Cesvot, ma che nella sostanza non avevano mai usufruito di alcun servizio: questo l'obiettivo delle attività intraprese dalla Delegazione di Firenze con il suo Gruppo di contatto, attivato a luglio dello scorso anno.
Non certo facile avvicinare queste associazioni cercando di suscitare in loro almeno una certa curiosità. Il gruppo, costituito da alcuni membri del direttivo della Delegazione, ha così deciso di procedere: in primo luogo, organizzando in Delegazione una serie di incontri per piccoli gruppi di associazioni operanti nello stesso settore e, contemporaneamente, favorendo la partecipazione del Cesvot alle attività istituzionali di vari interlocutori del territorio, inizialmente scelti sulla base dei contatti già esistenti.
Una doppia azione, dunque, verso l'interno e verso l'esterno che è risultata vincente per i primi risultati raccolti. Gli incontri, infatti, si sono dimostrati nell'insieme un terreno stimolante di scambio e di confronto, al di là dell'esigenza di agganciare le associazioni ‘dormienti'. La prima convocazione ha riguardato le associazioni operanti nel settore ambientale: è stato necessario un paziente lavoro di contatto e di aggiornamento dei dati per far sì che su 13 associazioni 8 rispondessero all'invito. Ma sono venute e molto volentieri hanno approfittato del tempo concesso per raccontarsi, condividere caratteristiche, difficoltà e punti di forza delle loro attività.
Abbiamo cercato di descrivere brevemente i servizi e le aree di intervento del Cesvot, ed è risultata preziosa la testimonianza del membro del direttivo presente che ha parlato della propria esperienza associativa, calando nel reale le varie opportunità e mostrandole capaci di dare una risposta ai bisogni.
“E' stato importante cercare di spostare l'attenzione dal solo argomento ‘finanziamenti' al percorso di maturazione e crescita possibili”, commenta Marco Esposito, membro del gruppo di lavoro e principale protagonista di questa prima fase di sensibilizzazione. “Un clima costruttivo, con domande e richiesta di materiali informativi, ha caratterizzato la nostra presenza ai vari incontri”.
I momenti di incontro sono stati la partecipazione all'assemblea della Consulta degli Invalidi e degli Handicappati e quella della Salute mentale del Comune di Firenze, al Comitato di partecipazione dell'Azienda Usl 10 di Firenze e al Coordinamento delle Associazioni Famiglie Ospedale Meyer”. E 'perché non ci ho pensato prima...', ‘se ci sono riusciti loro possiamo farlo anche noi', 'non credevo che il Cesvot facesse anche questo...', sono state alcune delle reazioni raccolte, insieme ai vari 'mah, certo ci vuole impegno...', 'siamo sicuri che potremmo vincere anche noi?' e molto altro ancora.
Una delle associazioni che non conosceva il Cesvot ha già concorso al bando ‘Patrocini' ed ha partecipato all'iniziativa di Delegazione su come costruire una buona rete…
Alessandra Turchetti è segretaria della Delegazione Cesvot di Firenze.
Non certo facile avvicinare queste associazioni cercando di suscitare in loro almeno una certa curiosità. Il gruppo, costituito da alcuni membri del direttivo della Delegazione, ha così deciso di procedere: in primo luogo, organizzando in Delegazione una serie di incontri per piccoli gruppi di associazioni operanti nello stesso settore e, contemporaneamente, favorendo la partecipazione del Cesvot alle attività istituzionali di vari interlocutori del territorio, inizialmente scelti sulla base dei contatti già esistenti.
Una doppia azione, dunque, verso l'interno e verso l'esterno che è risultata vincente per i primi risultati raccolti. Gli incontri, infatti, si sono dimostrati nell'insieme un terreno stimolante di scambio e di confronto, al di là dell'esigenza di agganciare le associazioni ‘dormienti'. La prima convocazione ha riguardato le associazioni operanti nel settore ambientale: è stato necessario un paziente lavoro di contatto e di aggiornamento dei dati per far sì che su 13 associazioni 8 rispondessero all'invito. Ma sono venute e molto volentieri hanno approfittato del tempo concesso per raccontarsi, condividere caratteristiche, difficoltà e punti di forza delle loro attività.
Abbiamo cercato di descrivere brevemente i servizi e le aree di intervento del Cesvot, ed è risultata preziosa la testimonianza del membro del direttivo presente che ha parlato della propria esperienza associativa, calando nel reale le varie opportunità e mostrandole capaci di dare una risposta ai bisogni.
“E' stato importante cercare di spostare l'attenzione dal solo argomento ‘finanziamenti' al percorso di maturazione e crescita possibili”, commenta Marco Esposito, membro del gruppo di lavoro e principale protagonista di questa prima fase di sensibilizzazione. “Un clima costruttivo, con domande e richiesta di materiali informativi, ha caratterizzato la nostra presenza ai vari incontri”.
I momenti di incontro sono stati la partecipazione all'assemblea della Consulta degli Invalidi e degli Handicappati e quella della Salute mentale del Comune di Firenze, al Comitato di partecipazione dell'Azienda Usl 10 di Firenze e al Coordinamento delle Associazioni Famiglie Ospedale Meyer”. E 'perché non ci ho pensato prima...', ‘se ci sono riusciti loro possiamo farlo anche noi', 'non credevo che il Cesvot facesse anche questo...', sono state alcune delle reazioni raccolte, insieme ai vari 'mah, certo ci vuole impegno...', 'siamo sicuri che potremmo vincere anche noi?' e molto altro ancora.
Una delle associazioni che non conosceva il Cesvot ha già concorso al bando ‘Patrocini' ed ha partecipato all'iniziativa di Delegazione su come costruire una buona rete…
Alessandra Turchetti è segretaria della Delegazione Cesvot di Firenze.