Dal 18 al 20 ottobre la città di Firenze ha ospitato un importante appuntamento per il volontariato europeo: la 21^ Conferenza internazionale del network Volonteurope, che raccoglie oltre 100 organizzazioni non profit tra le quali anche Cesvot. Novanta delegati da tutta Europa hanno dato vita a tre giorni di intenso lavoro di studio e scambio di buone pratiche sulla cittadinanza attiva e sul volontariato come fattore di sviluppo sociale e culturale. Molti i paesi rappresentati: Regno Unito, Francia, Olanda, Italia, Belgio, Polonia, Romania, Irlanda, Germania, Portogallo, Grecia, Spagna, Israele….
La Conferenza, che si è aperta nel Salone Duegento di Palazzo Vecchio alla presenza di rappresentanti della Regione Toscana, del Comune e della Provincia di Firenze, ha visto anche la consegna del Premio “Cittadini Attivi per l’Europa”. Nella serata di venerdì, infatti, presso la Sala Giordano di Palazzo Medici Riccardi si è svolta la cerimonia di consegna dei riconoscimenti che Volonteurope assegna, ogni anno, ad organizzazioni non profit e singoli cittadini che si sono distinti nell’ambito del volontariato e della solidarietà.
Una tre giorni ricca di riflessioni e contributi che ha mostrato, ancora una volta, l’importanza del volontariato come fattore di coesione sociale in una società, anche europea, sempre più frammentata. Alla Conferenza sono intervenuti Lucy De Groot, presidente di Volonteurope e Sophie Beernaerts, Capo Unità C2 DG Politiche di Cittadinanza della Commissione Europea, che hanno posto l’accento sul ruolo delle reti nella costruzione di un’Europa sempre più solidale e attenta alle questioni sociali.
Nel corso della Conferenza, grazie anche all’intervento di studiosi provenienti da diversi Paesi europei, abbiamo discusso temi di grande interesse per il volontariato europeo, come lo scambio intergenerazionale, il rapporto con le istituzioni e la convivenza tra culture. Grande attenzione è stata dedicata al tema dell’invecchiamento attivo e della solidarietà intergenerazionale, tanto che nel corso di un’assemblea di tutti i partecipanti è stato elaborato, sotto la guida del prof. Guy Robertson, il manifesto “Invecchiare bene: il contributo del volontariato e l’impegno civico in Europa”.
Ma è stato soprattutto l’incontro e lo scambio di esperienze ad aver animato le varie sessioni della Conferenza: i partecipanti hanno potuto conoscere esperienze associative provenienti da ogni parte d’Europa e confrontarsi con pratiche di volontariato talvolta molto diverse tra loro. A tal proposito è stata organizzata anche una visita alle sedi fiorentine di alcune associazioni di volontariato permettendo così l’incontro con i volontari e la conoscenza diretta delle loro attività.
Nel ringraziare tutti i partecipanti, il direttore di Volonteurope Piotr Sadowski, lo staff organizzativo e in particolare Luigi Cordiano e Esmé Clifford Astbury e tutti gli operatori di Cesvot che hanno collaborato alla realizzazione della Conferenza, vi invito a seguire le attività di Volonteurope sul sito www.volenteurope.org e sul profilo Facebook www.facebook.com/volonteurope fino alla prossima Conferenza che si svolgerà il prossimo anno a Bucarest in occasione dell’Anno Europeo dei Cittadini.
La Conferenza, che si è aperta nel Salone Duegento di Palazzo Vecchio alla presenza di rappresentanti della Regione Toscana, del Comune e della Provincia di Firenze, ha visto anche la consegna del Premio “Cittadini Attivi per l’Europa”. Nella serata di venerdì, infatti, presso la Sala Giordano di Palazzo Medici Riccardi si è svolta la cerimonia di consegna dei riconoscimenti che Volonteurope assegna, ogni anno, ad organizzazioni non profit e singoli cittadini che si sono distinti nell’ambito del volontariato e della solidarietà.
Una tre giorni ricca di riflessioni e contributi che ha mostrato, ancora una volta, l’importanza del volontariato come fattore di coesione sociale in una società, anche europea, sempre più frammentata. Alla Conferenza sono intervenuti Lucy De Groot, presidente di Volonteurope e Sophie Beernaerts, Capo Unità C2 DG Politiche di Cittadinanza della Commissione Europea, che hanno posto l’accento sul ruolo delle reti nella costruzione di un’Europa sempre più solidale e attenta alle questioni sociali.
Nel corso della Conferenza, grazie anche all’intervento di studiosi provenienti da diversi Paesi europei, abbiamo discusso temi di grande interesse per il volontariato europeo, come lo scambio intergenerazionale, il rapporto con le istituzioni e la convivenza tra culture. Grande attenzione è stata dedicata al tema dell’invecchiamento attivo e della solidarietà intergenerazionale, tanto che nel corso di un’assemblea di tutti i partecipanti è stato elaborato, sotto la guida del prof. Guy Robertson, il manifesto “Invecchiare bene: il contributo del volontariato e l’impegno civico in Europa”.
Ma è stato soprattutto l’incontro e lo scambio di esperienze ad aver animato le varie sessioni della Conferenza: i partecipanti hanno potuto conoscere esperienze associative provenienti da ogni parte d’Europa e confrontarsi con pratiche di volontariato talvolta molto diverse tra loro. A tal proposito è stata organizzata anche una visita alle sedi fiorentine di alcune associazioni di volontariato permettendo così l’incontro con i volontari e la conoscenza diretta delle loro attività.
Nel ringraziare tutti i partecipanti, il direttore di Volonteurope Piotr Sadowski, lo staff organizzativo e in particolare Luigi Cordiano e Esmé Clifford Astbury e tutti gli operatori di Cesvot che hanno collaborato alla realizzazione della Conferenza, vi invito a seguire le attività di Volonteurope sul sito www.volenteurope.org e sul profilo Facebook www.facebook.com/volonteurope fino alla prossima Conferenza che si svolgerà il prossimo anno a Bucarest in occasione dell’Anno Europeo dei Cittadini.