Quando si parla di giovani si rischia sempre di cadere in facili definizioni etichettanti: i giovani non hanno valori, non credono più in niente, i giovani non fanno volontariato. Molti adulti si sentono inadeguati nella gestione della complessità che educare i ragazzi d'oggi richiede.
Non è raro imbattersi in genitori o insegnanti scoraggiati e senza più risorse da investire. La società assiste preoccupata a fenomeni quali il bullismo e all'abdicazione dal ruolo educativo di quelle che al contrario dovrebbero essere figure di riferimento.
L'apporto giovanile al volontariato sta certamente cambiando sotto ogni punto di vista, ma è importante che le associazioni si aprano alle nuove forme di partecipazione civica e di impegno volontario, valorizzando il protagonismo giovanile.
La sfida più grande per le organizzazioni di volontariato è quella del coinvolgimento non solo per “reclutare”, ma soprattutto per sensibilizzare, orientare, accompagnare, accogliere, formare, garantire spazi di crescita e relazione.
Nell'Anno europeo delle attività volontarie che promuovono la cittadinanza attiva e per i 150 anni dell'Unità di Italia, Csvnet-Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato propone un percorso partecipato per realizzare il Manifesto della Promozione del Volontariato Giovanile e valorizzare l'impegno civile dei giovani e la ricchezza della cultura giovanile.
Il volontariato giovanile paga, non paga o appaga? Volontariato con chi vuoi o con le associazioni? Liberi di partecipare o costretti a impegnarsi? Queste alcune delle 10 domande dalle quali è partito il percorso per il Manifesto della Promozione del Volontariato Giovanile che, con lo slogan “Dammi Spazio”, si articolerà per tutto il 2011 grazie anche al blog www.dammispazio.org dove è possibile partecipare direttamente esprimendo la propria opinione su una delle dieci domande per il Manifesto.
Ma il percorso non è solo virtuale: una prima tappa importante del percorso è stata il convegno realizzato a Roma lo scorso 14 e 15 aprile. Erano 200 i giovanissimi che per una giornata intera hanno lavorato sul Manifesto e saranno molti di più i giovani che si confronteranno con i suoi contenuti nei prossimi mesi.
I centri di servizio lavorano ormai da anni sulla promozione del volontariato giovanile e possono sfatare il mito del disimpegno giovanile, non solo grazie alle importantissime elaborazioni dei dati Istat realizzate dal prof. Andrea Salvini dell'Università di Pisa sull'impegno di solidarietà dei giovani, ma grazie anche alla loro diretta conoscenza della cultura giovanile e del mondo del volontariato.
Tiziana Ferrittu è referente Promozione Volontariato Giovanile di Csvnet.
Non è raro imbattersi in genitori o insegnanti scoraggiati e senza più risorse da investire. La società assiste preoccupata a fenomeni quali il bullismo e all'abdicazione dal ruolo educativo di quelle che al contrario dovrebbero essere figure di riferimento.
L'apporto giovanile al volontariato sta certamente cambiando sotto ogni punto di vista, ma è importante che le associazioni si aprano alle nuove forme di partecipazione civica e di impegno volontario, valorizzando il protagonismo giovanile.
La sfida più grande per le organizzazioni di volontariato è quella del coinvolgimento non solo per “reclutare”, ma soprattutto per sensibilizzare, orientare, accompagnare, accogliere, formare, garantire spazi di crescita e relazione.
Nell'Anno europeo delle attività volontarie che promuovono la cittadinanza attiva e per i 150 anni dell'Unità di Italia, Csvnet-Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato propone un percorso partecipato per realizzare il Manifesto della Promozione del Volontariato Giovanile e valorizzare l'impegno civile dei giovani e la ricchezza della cultura giovanile.
Il volontariato giovanile paga, non paga o appaga? Volontariato con chi vuoi o con le associazioni? Liberi di partecipare o costretti a impegnarsi? Queste alcune delle 10 domande dalle quali è partito il percorso per il Manifesto della Promozione del Volontariato Giovanile che, con lo slogan “Dammi Spazio”, si articolerà per tutto il 2011 grazie anche al blog www.dammispazio.org dove è possibile partecipare direttamente esprimendo la propria opinione su una delle dieci domande per il Manifesto.
Ma il percorso non è solo virtuale: una prima tappa importante del percorso è stata il convegno realizzato a Roma lo scorso 14 e 15 aprile. Erano 200 i giovanissimi che per una giornata intera hanno lavorato sul Manifesto e saranno molti di più i giovani che si confronteranno con i suoi contenuti nei prossimi mesi.
I centri di servizio lavorano ormai da anni sulla promozione del volontariato giovanile e possono sfatare il mito del disimpegno giovanile, non solo grazie alle importantissime elaborazioni dei dati Istat realizzate dal prof. Andrea Salvini dell'Università di Pisa sull'impegno di solidarietà dei giovani, ma grazie anche alla loro diretta conoscenza della cultura giovanile e del mondo del volontariato.
Tiziana Ferrittu è referente Promozione Volontariato Giovanile di Csvnet.