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Da Don Milani a GIVE: la storia di Gaia e del volontariato che trasforma

Un percorso di volontariato che diventa incubatore di idee, relazioni e protagonismo giovanile nella comunità.

Nata trent’anni fa a Vaiano, l’Associazione Don Milani Odv prende vita ispirandosi agli insegnamenti del sacerdote di Barbiana, con un’attenzione particolare ai ragazzi che manifestano difficoltà di apprendimento o problematiche adolescenziali. Spesso si usa la peer education, o educazione tra pari, – “Il più grande insegna al più piccolo”, come amava dire Don Milani. Oggi, l’associazione è attiva non solo nel campo educativo, rivolgendosi a giovani e adulti, ma anche nella promozione della solidarietà, dell’integrazione sociale e della tutela del bene comune, soprattutto nei contesti segnati dal degrado ambientale.

“Sperimentiamo tante attività di rete tra famiglie, scuola e territorio, soprattutto in situazioni di disagio. Siamo un’antenna locale, attenta ai bisogni emergenti” – racconta Annalisa Marchi, presidente dell’associazione – “Tra i progetti più recenti, abbiamo avviato dei centri di ascolto dedicati ai giovani tra i 18 e i 29 anni e ai genitori. Inoltre, stiamo portando avanti un’iniziativa di riqualificazione urbana attraverso la realizzazione di murales in aree semi-abbandonate, per promuovere un’azione di cura collettiva e partecipata.”

Ed è proprio da questo contesto che nasce l’esperienza di volontariato di Gaia Spinelli, 23 anni.

“Mi chiamo Gaia e ho sempre respirato l’impegno sociale, anche grazie a mio padre, molto attivo sia nel lavoro che nel volontariato. Fin da piccola ho partecipato a diverse iniziative: una delle prime è stata con la Comunità di Sant’Egidio, dove ho aiutato ragazzi migranti e richiedenti asilo a imparare l’italiano. Poi sono arrivate altre esperienze: dalla laughter therapy, alla ronda notturna con la Caritas per i senzatetto, fino alle attività parrocchiali come l’oratorio.”

Un punto fermo nel suo percorso è proprio l’Associazione Don Milani, conosciuta già ai tempi della scuola media.

“Con loro ho seguito bambini delle elementari e ragazzi delle medie nei compiti, soprattutto nelle lingue. Col tempo, il mio ruolo è cresciuto: con Annalisa, ad esempio, ho contribuito all’organizzazione della Camminata della Solidarietà e alla realizzazione del calendario dell’associazione.”

Da questa esperienza nasce GIVE – Giovani Invallata Enthusiasts, il cuore attuale del suo impegno.

“GIVE è un gruppo informale nato nel maggio 2022 da sei ragazze di Vaiano, con un obiettivo semplice ma ambizioso: riportare vita e protagonismo giovanile nella nostra vallata. Il nome è anche un gioco di parole con l’inglese give, cioè donare, che rappresenta perfettamente il nostro spirito.”

GIVE organizza eventi culturali in luoghi poco valorizzati o dimenticati, dando spazio a giovani con storie, talenti e progetti diversi: musicisti, scrittori emergenti, ma anche migranti che condividono i loro percorsi.

“Cerchiamo di creare connessioni: tra giovani, tra associazioni, tra realtà differenti. Non vogliamo diventare un’associazione tradizionale, ma piuttosto un catalizzatore, un collante di idee e relazioni.”

I risultati non si misurano solo in numeri.

“Certo, a volte gli eventi non sono affollati e non mancano le difficoltà. Ma l’impatto è reale. Ricordo una serata con poca partecipazione, in cui una ragazza si è avvicinata per dirci quanto quel momento, seppur piccolo, fosse stato significativo per lei. Poco dopo, si è unita al gruppo. Oggi Alessandra è parte integrante di GIVE. Questo mi ha fatto capire che il successo non è sempre nei grandi numeri, ma nelle trasformazioni che generi.”

Alla base di tutto, c’è una motivazione profonda.

“Fare volontariato per me significa aiutare gli altri, sì, ma anche mettermi in gioco, crescere. Ogni esperienza mi arricchisce. GIVE, in particolare, mi ha insegnato competenze fondamentali e innovative: leadership, gestione dello stress, organizzazione di eventi. Per questo dico sempre che il volontariato è una delle scuole di vita più preziose e concrete che esistano.”

La loro testimonianza e le attività dell'associazione saranno raccontate in occasione di “Prato e il volontariato: come attrarre nuove energie”, in programma sabato 12 aprile presso la Sala cinema del Museo Pecci a partire dalle 9.30.

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