Narcotici Anonimi è un organismo internazionale senza fini di lucro presente in più di cento Paesi del mondo, per il recupero di tossicodipendenti che vivono inseriti nella realtà sociale. Partito nel 1947, il movimento è uno dei più vecchi e vasti del suo genere, con circa 70.065 incontri settimanali in 131 paesi. I membri di Narcotici anonimi imparano l'uno dall'altro come vivere liberi dalle droghe e come recuperare la propria vita dagli effetti della dipendenza.
In Toscana ci sono 12 gruppi attivi che organizzano incontri che hanno segnato un profondo cambiamento esistenziale per tanti dei loro partecipanti, tra cui Antonella e Cristiano.Tutte le persone tossicodipendenti possono partecipare ai gruppi organizzati dai Narcotici anonimi. Per contattarli è possibile visitare il sito, collegarsi al numero di telefono 3247787294 o comunque presentarsi semplicemente ad una riunione. I gruppi mantengono l’anonimato dei partecipanti, semplicemente si aprono a chiunque voglia liberarsi dalla tossicodipendenza.
“Alle nostre riunioni non ci sono medici e operatori, siamo tutti dipendenti da sostanze con la volontà di recuperare la nostra vita. Quello che ci aiuta è la condivisione, per me prima di tutto è questo che ha fatto la differenza. Il nostro è un programma a 12 passi, ma noi siamo il popolo delle 24 ore. Tutto è improntato sul momento”. Rimanere come diciamo in gergo “puliti” dalle sostanze per 24 ore è già il primo passo del nostro traguardo” racconta Antonella.
Il principio di condivisione è fondamentale per i gruppi di auto aiuto che rimangono in contatto anche per telefono per aiutarsi a vicenda durante i momenti di crisi. “L’empatia è forte, è questo che mi ha aiutata a non sentirmi giudicata come una persona sbagliata. Di soluzioni ne ho provate tante ma nessuna ha funzionato come questa. Sono diversi anni che frequento questa associazione e oggi posso orgogliosamente dire che sono pulita da 13 anni” continua a raccontare Antonella.
Cristiano spiega con parole molto dirette come l’incontro con Narcotici anonimi abbia segnato una rivoluzione nella sua esistenza. “Il programma è semplice per noi che siamo “complicati”. I dodici passi sono letteralmente 12 passi di vita. Il primo problema è l’ossessione - compulsione per cui qualsiasi sostanza usiamo non riusciamo a smettere e l’unica soluzione buona per noi è non usarne alcuna. Considero i 12 passi un impegno di vita perché altrimenti il nostro destino è chiaramente segnato: prigione, ospedale, morte. Quando si apre il nostro percorso di recupero, capiamo la nostra parte nelle azioni commesse, e diamo finalmente il giusto nome alle situazioni che ci capitano. Quando sono arrivato al primo gruppo di alcolisti anonimi non avevo più voglia di vivere. Piano piano un giorno alla volta ho trovato finalmente una grande possibilità per recuperarla” racconta Cristiano.
In alto foto di Pantaleo Rocchetta Rizzo, progetto Fiaf Csvnet "Tanti per tutti. Viaggio nel volontariato italiano".