Sono circa 100 le associazioni di volontariato toscane che oggi pubblicano il bilancio sociale grazie al progetto promosso e realizzato dal Cesvot “Il Bilancio sociale per le associazioni di volontariato”. L'idea di questo progetto è maturata tre anni fa, in un contesto in cui rendicontare le proprie attività nel documento “bilancio sociale” era ancora una pratica pressoché sconosciuta o veniva confusa con la rendicontazione economica.
Consapevole di ciò, il Cesvot ha pensato di investire su questo progetto nel tentativo di far maturare alle associazioni la consapevolezza che il bilancio sociale è espressione di trasparenza delle attività svolte, che può comunicare all'esterno le finalità e le strategie messe in atto nonché i risultati conseguiti, ma può anche stimolare la partecipazione e il coinvolgimento interno verso più ampi orizzonti.
L'esito della prima edizione del progetto è andato oltre ogni rosea aspettativa; infatti ben 83 associazioni si sono iscritte al nostro corso di formazione di base se pur con motivazioni diverse: chi per interesse a intraprendere nell'associazione un percorso di rendicontazione sociale, altri per interesse personale, chi per curiosità di capire cos'è un bilancio sociale e quali sono le differenze con quello economico.
Da allora, il progetto è stato replicato nei due anni successivi arricchendolo con aspetti nuovi ma sempre mantenendo la sua originaria struttura organizzativa, poiché la combinazione “corso di formazione” e “servizio di consulenza” è risultata ottimale per la maggior parte dei partecipanti perché ha permesso loro non solo di far acquisire nuove conoscenze e una competenza di base in materia di rendicontazione sociale, ma anche di far incontrare volontari provenienti da diverse realtà associative che durante il corso di formazione hanno avuto occasione di conoscersi, di scambiarsi opinioni e informazioni.
Dai commenti scritti nella piattaforma Fad dedicata al bilancio sociale, è interessante leggere come le associazioni partecipanti al progetto abbiano vissuto questa esperienza. Per molte, è stato un cammino di crescita interna e di riflessione sulla propria identità per proiettarsi verso nuove prospettive future. Il “render conto” quindi si trasforma in un'occasione di incontro/confronto fra soggetti che operano per e nell'associazione sui valori, sull'identità e sugli scopi dell'associazione stessa, facendo talvolta emergere criticità propositive da dovere affrontare cercando di risolverle.
Per altre associazioni, realizzare e diffondere il bilancio sociale ha significato farsi conoscere sul territorio, dalle istituzioni locali alla cittadinanza, valorizzando così il lavoro svolto dai volontari e renderlo noto ai principali stakeholder.
Il progetto proseguirà anche nel 2011. Per ulteriori informazioni: www.cesvot.it
Sandra Gallerini è responsabile del Settore Ricerca Cesvot.
Consapevole di ciò, il Cesvot ha pensato di investire su questo progetto nel tentativo di far maturare alle associazioni la consapevolezza che il bilancio sociale è espressione di trasparenza delle attività svolte, che può comunicare all'esterno le finalità e le strategie messe in atto nonché i risultati conseguiti, ma può anche stimolare la partecipazione e il coinvolgimento interno verso più ampi orizzonti.
L'esito della prima edizione del progetto è andato oltre ogni rosea aspettativa; infatti ben 83 associazioni si sono iscritte al nostro corso di formazione di base se pur con motivazioni diverse: chi per interesse a intraprendere nell'associazione un percorso di rendicontazione sociale, altri per interesse personale, chi per curiosità di capire cos'è un bilancio sociale e quali sono le differenze con quello economico.
Da allora, il progetto è stato replicato nei due anni successivi arricchendolo con aspetti nuovi ma sempre mantenendo la sua originaria struttura organizzativa, poiché la combinazione “corso di formazione” e “servizio di consulenza” è risultata ottimale per la maggior parte dei partecipanti perché ha permesso loro non solo di far acquisire nuove conoscenze e una competenza di base in materia di rendicontazione sociale, ma anche di far incontrare volontari provenienti da diverse realtà associative che durante il corso di formazione hanno avuto occasione di conoscersi, di scambiarsi opinioni e informazioni.
Dai commenti scritti nella piattaforma Fad dedicata al bilancio sociale, è interessante leggere come le associazioni partecipanti al progetto abbiano vissuto questa esperienza. Per molte, è stato un cammino di crescita interna e di riflessione sulla propria identità per proiettarsi verso nuove prospettive future. Il “render conto” quindi si trasforma in un'occasione di incontro/confronto fra soggetti che operano per e nell'associazione sui valori, sull'identità e sugli scopi dell'associazione stessa, facendo talvolta emergere criticità propositive da dovere affrontare cercando di risolverle.
Per altre associazioni, realizzare e diffondere il bilancio sociale ha significato farsi conoscere sul territorio, dalle istituzioni locali alla cittadinanza, valorizzando così il lavoro svolto dai volontari e renderlo noto ai principali stakeholder.
Il progetto proseguirà anche nel 2011. Per ulteriori informazioni: www.cesvot.it
Sandra Gallerini è responsabile del Settore Ricerca Cesvot.