Non è la famosissima canzone di Mariah Carey… è lo slogan di Palle di Natale (Smile! It's Christmas day) la canzone di Natale realizzata nel 2016 dagli adolescenti de "Il Progetto Giovani" della Pediatria Oncologica della Fondazione Irccs - Istituto nazionale dei tumori di Milano sostenuto dall’associazione Bianca Garavaglia Onlus.
Nato nel 2011, il Progetto Giovani è dedicato ai pazienti adolescenti (15-19 anni) e giovani adulti (fino a 25 anni, quando affetti da neoplasie di tipo pediatrico), con la sfida di occuparsi non solo della malattia, ma della vita dei ragazzi, migliorando la qualità delle cure dei pazienti adolescenti (su particolari aspetti clinici come l’accesso ai protocolli di cura, il supporto psicosociale, le misure di conservazione della fertilità, la gestione dei pazienti dopo la conclusione della terapia) e la qualità della vita dei ragazzi (con spazi come la stanza multifunzionale, la stanza studio, la stanza della musica, la palestra), mettendo in campo progetti dedicati, per rendere il luogo di cura un posto un po’ “speciale” per gli adolescenti malati.
Qualche anno fa era andata in onda una serie intitolata "Braccialetti rossi", e questo video, questo progetto in qualche modo fa il pari con quella esperienza di racconto. La differenza sostanziale è che gli attori qui sono i veri protagonisti (sembra un calembour, ma non lo è…). Chi canta, chi balla, chi sorride - in questo e negli altri video che in questi anni il progetto ha portato avanti - sono proprio i giovani pazienti, i loro medici, gli OSS, le famiglie, le persone che quotidianamente si confrontano con il sorriso (lo smile) che manca.
Non è però una canzone “agiografica”, non tratta cioè il tema con le parole tipiche o abituali. Se vogliamo è invece veramente comunicazione persuasiva, che scippa il linguaggio a Coca-Cola e Bauli (Vorrei cantare insieme a voi… - A Natale puoi …), e ci immerge in una realtà che spesso ci rimane ai margini, che immaginiamo cupa, triste, avvilita, e che invece troviamo ricca di luce, ariosa, pura energia in movimento.
Il segreto di questa narrazione è proprio la canzone Natalizia con coretti, parole festose, rime in italiano e inglese … se chiudiamo gli occhi vediamo i panettoni che volano, sorretti dai fiati e dalle tastiere ed alcune sonorità vagamente Blues Brothers (per veri appassionati, punta massima della dolcezza e del disincanto).
Vi lascio qui un passaggio “rap” del testo (e ditemi se non è una figata)
Passami il tubo della flebo per fare gli addobbi,
le lucine non servono bastano i tuoi occhi
che illuminati di speranze illuminano le stanze
e nei globuli bianchi vedono la neve a fiocchi.
Dunque il ragazzo scarta il nastro di cerotti e bende
Altrimenti poi il Natale chi ce lo difende!
Dentro la scatola un biglietto che invita a recarsi dagli amici in sala
d’affetto e infine lascia detto:
'Ci vediamo in pediatria e condividiamo la magia'
Firmato l’Istituto del Natale, speciale"
Il Progetto Giovani si muove dentro questa roba con estrema freschezza, dinamismo e linguaggi puliti ed efficaci, ed anche nelle altre iniziative e nelle nuove canzoni (l’ultima con Tony Hadley degli Spandau Ballet), si muove senza esagerare e con grande intelligenza creativa. Un esempio di questa creatività è l’uso della parola youth - giovinezza in inglese – scritta youth come si scrivono in inglese i numeri ordinali (primo, secondo etc) quasi a dire che la giovinezza è prima di tutto un concetto.
Penso che, al di là del soggetto proponente, delle collaborazioni, del gusto e della qualità del video, l’idea efficace e vincente sia proprio la rappresentazione, lo storytelling, le parole e le immagini, i dettagli, il modo diverso di interpretare una condizione, la voglia tipicamente adolescente di non far vincere il buio.
Perché segnalarvela nei miei approfondimenti? Perché è Natale.
Tanti Auguri… e fate pubblicità.