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Perchè comunicatori e dirigenti di associazioni dovrebbero leggere il nuovo volume Cesvot

Il volume 78 della collana “I Quaderni" di Cesvot dal titolo “La gestione della crisi negli enti di terzo settore” (pp. 191) porta la firma di Stefano Martello. Giornalista e comunicatore, da molti anni, si occupa anche di comunicazione nel terzo settore.

Partendo dal concetto di crisi, l’autore ne spiega le fasi, gli obiettivi e i principi arricchendo il testo di esempi del recente passato. Ovviamente, non si ferma ad una semplice declaratoria nozionistica di cosa sia la crisi ma procede in una serie di step che forniscono al lettore un percorso concreto per imparare a gestire la crisi prima ancora che si manifesti; la gestione quando essa è in atto; le opportunità che da essa scaturiscono.

Leggendo il testo, inizialmente, l’argomento pare spropositato e sproporzionato rispetto alle reali “vite” di tante associazioni. Sembra che le ipotesi formulate possano riguardare solo ed esclusivamente il mondo del profit, ma proseguendo nella lettura vengono alla mente una serie di situazioni di crisi che hanno toccato realmente le associazioni. Da un servizio televisivo che ha screditato un’importante associazione socio-sanitaria del nostro Paese alla difesa in tribunale per una distrazione di fondi raccolti con fine benefico.

Tante sono le ipotesi che si presentano e possono colpire in modo importante la reputazione di un’associazione. Se poi  aggiungiamo quanto il messaggio negativo possa essere amplificato oggi dall’uso dei social, diventa ancor più importante sorvegliare ed ascoltare tutti i segnali che possono aiutarci a prevenire e gestire una crisi, prima ancora che questa si manifesti.

Il volume di Martello ha il pregio, inoltre, di aver affrontato  per la prima volta e di aver aperto la riflessione sull’importanza e sulla necessità che anche il terzo settore si doti di un “Litigation PR”.  Ad oggi - si legge nel testo - nel panorama italiano, le Litigation PR semplicemente non esistono. Formalizzate negli Stati Uniti già dagli anni ’80, riguardano la possibilità di gestire la reputazione di un singolo o di un’organizzazione complessa nel momento in cui la stessa viene minacciata  dal coinvolgimento in una controversia giudiziaria.

Le parti coinvolte in un processo di Litigation PR sono l’avvocato, il comunicatore e il cliente. L’inserimento di un comunicatore nel processo giudiziale nel panorama italiano rappresenta senz’altro una novità assoluta. L’utilità della sua presenza si concretizza nell’intercettare quello che è “il sentire altrui che alimenta e implementa la costruzione e il consolidamento di un modello reputazionale e rendendo il punto di vista della persona o dell’organizzazione rappresentata più accettabile e condiviso dall’opinione pubblica” .

Resta poco chiara, per stessa ammissione dell’autore, come questa figura si inserisca nel procedimento giuridico, vista la rigidità delle norme italiane che disciplinano la deontologia forense e che coinvolgono chiunque collabori nell’esecuzione del mandato difensivo. Martello propende per una difesa mediatica a latere del procedimento.

Non da ultimo, questo volume fornisce la capacità di capire come anche altri enti comunicano e gestiscono le situazioni di crisi. Un esempio recente di casa nostra è stata quella del Comune di Firenze sull’abbattimento di un albero su un bus avvenuto in Lungarno del Tempio, oppure, per essere internazionali, l’audizione di Marc Zukemberg innanzi alla Commissione Europea per lo scandalo di Cambrige Analytics. In entrambe le ipotesi, nella gestione della crisi, sono state seguite le stesse modalità che l’autore indica nel terzo capitolo “Rispondere alla crisi”. Ammissione di responsabilità e azioni  messe in atto per migliorare e far sì che l’evento, che ha scatenato la crisi, non si ripeta.

Un libro interessante che consiglio, se non altro perché ci spinge a ragionare sia su comportamenti assunti come comunicatori sia su azioni e scelte organizzative assunte dai dirigenti di un’associazione. Fornisce senz’altro  elementi concreti per formulare una corretta strategia; perché, si sa, prima o poi tocca a tutti misurarsi su questo accidentato terreno.

A questo link potete scaricare gratuitamente il volume in formato pdf. Buona lettura!

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