Non solo numeri

AAA. Cercasi famiglia accogliente per crescere insieme

Oltre 14mila i bambini in affidamento, in diminuzione le famiglie affidatarie

Sono 29.388 i bambini che in Italia vivono fuori dalla loro famiglia, quasi 15mila vivono in comunità, 6.986 sono affidati a parenti e 7.441 sono in affidamento extra-familiare. Ma rispetto al 1999 il fenomeno è cresciuto del 24%: allora i fuori famiglia erano 23.636. Quasi il 34% dei minori è in affidamento da oltre 4 anni, il 74% sono affidamenti giudiziali, con punte che toccano il 90% in Sicilia (dati Minori.it/Istituto degli Innocenti).

La gran parte sono bambini di origine italiana ma, precisa Sandra Di Rocco del Centro Affidi del Comune di Firenze, cresce il numero dei ragazzi stranieri (leggi l’intervista). In tutto il Paese rappresentano il 22% dei bambini in affidamento e uno su cinque è un “minore straniero non accompagnato”, arrivato cioè in Italia da solo, senza genitori o familiari.

Oltre ai minori stranieri non accompagnati, c'è la questione dei bambini malati o disabili che faticano a trovare una famiglia, diritto che in Italia è sancito dalla legge 184/1983. Secondo i dati del Ministero alle Politiche Sociali, poco meno di un bambino accolto su dieci presenta una qualche forma di disabilità certificata. Una situazione che lo scorso marzo ha spinto 13 associazioni del Tavolo Nazionale Affido a rivolgere un appello a Ministero, Tribunale dei minori e Regioni perchè adottino una serie di misure per garantire anche ai bambini disabili o malati una famiglia.

Purtroppo negli ultimi anni si registra un dato preoccupante: la diminuzione delle famiglie disponibili all’affidamento, un aspetto che sta spingendo Centri Affidi e associazioni ad un lavoro più sinergico e capillare sul territorio.

Presenti nei principali Comuni d’Italia, i Centri Affidi sono servizi pubblici gratuiti che operano per la promozione dell'affidamento, la formazione degli operatori e la preparazione ed il supporto agli affidatari. In Toscana i Centri Affidi sono 22, mentre le associazioni che svolgono attività a sostegno dell’affidamento e dell’adozione sono 44 (banca dati Cesvot).

Ad oggi in Toscana i minori in affidamento sono 1.721, uno su tre è straniero e 630 vivono in strutture residenziali. Dal 2009 al 2011 si registra un calo dell’affidamento intrafamiliare e dei ragazzi tra 15 e 17 anni, mentre aumentano gli affidamento giudiziali.

E proprio a Firenze nel 2010 le principali associazioni e reti nazionali e regionali che si occupano di affidamento familiare hanno costituito il Tavolo Nazionale dell’Affido. Al Tavolo aderiscono 14 soggetti tra cui l’associazione Famiglie per l’accoglienza che oggi conta 3900 famiglie, 8000 soci e 346 affidi (leggi l’intervista a Luciano Cristoferi). Al Tavolo partecipa anche il toscano Ubi Minor, il Coordinamento regionale per la tutela e la promozione dei diritti dei bambini a cui aderiscono 12 associazioni.

Famiglia_HarderSecondo un’indagine condotta dal Tavolo nazionale, in Italia le associazioni di famiglie affidatarie sono 400 diffuse soprattutto nel nord-est d’Italia, primo in classifica il Veneto. Il 44% aderisce alle associazioni e reti nazionali che nel luglio 2010 hanno costituito il Tavolo. Una delle prime richieste avanzate dal Tavolo nazionale Affido è il maggior riconoscimento dell’associazionismo, così come previsto del resto dalle Linee di indirizzo per l’affidamento, soprattutto rispetto all’informazione, alla promozione dell’affido e al sostegno alle famiglie.

Tuttavia, come sottolineano le associazioni, non c’è soltanto bisogno di far conoscere meglio l’affidamento familiare ma anche di valorizzare le tante forme previste e praticate nel nostro Paese, come l’affidamento con sostegni professionali, l’accoglienza familiare madre-bambino, l’affidamento part-time o diurno, la solidarietà inter-familiare, l’accompagnamento all’autonomia dei neo-maggiorenni (leggi l’intervento di Marco Chistolini).

Come spiega Sandra Di Rocco, si può accogliere un bambino in tanti modi e non è necessario avere specifiche competenze e nemmeno tanto tempo a disposizione, basta avere calore, valori, affetto”.

Il Centro Affidi del Comune di Firenze sta cercando una famiglia per S., “un bambino di 9 anni, simpatico ed intelligente, ma molto timido. S. è un po’ permaloso e a volte, quando è contrariato, si arrabbia, ma sa essere anche molto dolce ed affettuoso. Gli piacerebbe tanto giocare in una squadra di calcio... e tifa Fiorentina! Sua madre lavora con impegno in una cooperativa di pulizie ed il suo poco tempo libero è completamente assorbito dalla gestione della casa e dalla cura e l’educazione di S., per il quale nutre un amore profondo ed incondizionato. S. passa molto tempo da solo: mentre la madre è al lavoro, trascorre le ore davanti alla tv o giocando con i suoi pochi giochi. Avrebbe bisogno di una famiglia con cui trascorrere un po’ del suo tempo. Una famiglia accogliente, affettuosa, con figli o senza, disponibile ad occuparsi di lui per qualche ora alla settimana quando la sua mamma è impegnata al lavoro” (leggi AAA. Cercasi famiglia accogliente!).

 



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